90 attivisti armati di cesoie, tenaglie e cacciaviti hanno smontato lo scorso sabato 150 metri di recinzione attorno alla nuova nave-prigione per migranti irregolari. L’iniziativa ha anticipato l’inaugurazione ufficiale dell’enorme bastimento nel porto di Zaandam dove potranno essere reclusi fino a 600 migranti.
La pratica dell’incarcerazione dei migranti nei CPT galleggianti è entrata in uso nel 2004 a Rotterdam dove sono ancora operative due navi prigioni più volte bersaglio di contestazioni e dove i migranti sono sottoposti a trattamenti disumani e degradanti. Per giustificare la privazione della libertà a cui sono soggetti i migranti, la politica e i media olandesi continua a insistere sull’identificazione tra immigrazione e illegalità.
Dopo il fruttuoso abbattimento delle recinzioni, gli attivisti hanno lasciato la struttura reggendo uno striscione su cui era scritto Libertà di movimento e Diritti uguali per tutti!
Info e Immagini su:
www.allincluded.nl
www.indymedia.nl