Carceri dell'Emilia-Romagna: un anno di monitoraggio tra emergenze e prospettive

Screenshot 2025-03-26 090304Il sistema carcerario dell’Emilia-Romagna si trova ad affrontare una fase critica, segnata da sovraffollamento, condizioni strutturali precarie e un drammatico aumento dei suicidi.

Lo evidenzia il report della nostra sede regionale dell'Emilia-Romagna che ha raccolto un anno di visite nei dieci istituti di pena della regione e nell’IPM di Bologna. 

Le carceri regionali, si spiega, rispecchiano il quadro nazionale: in alcuni istituti, come Bologna e Ferrara, il tasso di sovraffollamento supera il 160%, rendendo difficile garantire condizioni di vita dignitose. Le strutture sono spesso fatiscenti, con carenza di acqua calda e spazi per la socialità. L’offerta trattamentale è disomogenea: se in istituti come Forlì e Castelfranco si registrano buone pratiche di reinserimento, in altri le opportunità di studio e lavoro restano insufficienti. 

Particolarmente allarmante è poi il dato sui suicidi: nel 2024, ben 9 detenuti si sono tolti la vita. A ciò si aggiungono le difficoltà nell’IPM di Bologna, dove il sovraffollamento e la carenza di personale educativo rendono complicata la gestione dei giovani detenuti. 

Una condizione che richiede un netto cambio di passo, con investimenti strutturali, più personale e un reale impegno per il reinserimento sociale.

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