Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Reggio Emilia
Chiuso nel 2016 e trasformato in Casa Circondariale. Inglobato nell’istituto di Reggio Emilia
OSPEDALE PSICHIATRICO GIUDIZIARIO DI REGGIO EMILIA
Indirizzo: via settembrini 8, 42100, Reggio Emilia; telefono 0522/332070 fax 0522/551232
Dislocazione extraurbana nell'estrema periferia.
Tribunale e Ufficio di Sorveglianza di riferimento: Bologna.
UEPE di riferimento Reggio Emilia (distaccamento di Bologna).
NODI IDENTIFICATIVI E PROBLEMATICI
Al pari dell'attiguo carcere, l’OPG di Reggio Emilia si presenta in condizioni strutturali fortemente condizionate dalla scarsa qualità dei materiali con cui è costruito (infiltrazioni e segni di umidità ricorrenti in numerose aree dell’edificio).Le celle appaiono piuttosto anguste, interamente occupate dal mobilio e dagli effetti personali degli ospiti, sovente sporche. I bagni all’interno appaiono vecchi, angusti, e in cattivo stato di manutenzione, dotati solo di lavabo wc e lava piedi, con sola acqua fredda. A causa del sovraffollamento nell'unico reparto non “sanitarizzato” alcune celle arrivano ad ospitare fino a tre detenuti, due dei quali su dei letti a castello, soluzione questa non esattamente idonea al tipo di utenza della struttura. Pessime anche le condizioni dei locali doccia: le ceramiche che rivestono le pareti appaiono sudice, il pavimento e le pareti costantemente bagnate a causa dei forti problemi di condensa, dovuti alla totale mancanza di areazione, ed in cattivo stato di manutenzione generale.
Si sta provvedendo ad installare le docce in cella in alcune sezioni e i lavori partiranno nel mese di dicembre 2011.
La struttura opera a partire dal 2007 anche come casa di cura e custodia. Negli ultimi due anni sono fortemente in aumento gli internati tossicodipendenti in CCC ed è sempre più raro il ricorso alla misura non detentiva della libertà vigilata.
L’OPG di Reggio Emilia si segnala per un meritorio esperimento di apertura delle celle durante gli orari diurni. La sezione “Antares” è stata la prima in cui si è avviato l’esperimento, seguita nell’ottobre 2009 anche dalla sezione “Fenice”. L’esperimento si è rivelato positivo e l’amministrazione ha in programma l’apertura anche della sezione Andromeda, ma non della sezione “Centauro”, dove vengono ospitati anche i detenuti in osservazione psichiatrica provenienti da altri istituti penitenziari. I reparti restano comunque chiusi rispetto all’esterno e gli agenti di polizia penitenziaria si occupano solo della “sicurezza perimetrale”. All’interno delle sezioni aperte operano solo il personale infermieristico e gli OSS.
Al reparto Centauro sono presenti detenuti provenienti da altri istituti, in tutti gli altri reparti gli internati.
Altro elemento positivo da segnalare è sicuramente l’assunzione di personale medico-psichiatrico. All’interno della struttura operano adesso degli psichiatri di ruolo, assunti dalla AUSL locale, mentre in precedenza operavano solo 1 psichiatra interno e 2 psichiatri esterni a convenzione (6 h. settimanali) che non potevano assicurare una presenza costante all’interno dell’istituto. La circostanza ha sicuramente migliorato il livello delle prestazioni mediche che la struttura è in grado di erogare, garantendo la presenza stabile di uno psichiatra per ciascuna sezione. Ciò rende possibile, in particolare, una procedura di accettazione dei nuovi giunti che prevede una visita psichiatrica immediata, mentre in precedenza era prevista entro le 24 ore, oltre che continui controlli ed un monitoraggio costante sullo stato di salute degli internati.
Vi è un sottodimensionamento degli organici (sia polizia penitenziaria che per gli educatori) a fronte di un forte sovraffollamento. Si sta cercando di risolvere tale problema ridimensionando gli inserimenti di detenuti e internati da altre regioni, soprattutto Lombardia e veneto. Si sta altresì cercando di istituite delle piccole comunità sul modello casa-famiglia al fine di deflazionare e migliorare il livello delle prestazioni. Una comunità per i residenti iin Emilia Romagna è già stata aperta ed opera a Sadurano (FC) in romagna.
STAFF
Direttore: Dottor Madonna, nominato nel corso del 2011. E' anche Direttore dell'attigua casa circondariale. Con l'unificazione delle due strutture sotto un'unica Direzione vi è stata una razionalizzazione degli spazi.
Capo polizia penitenziaria: Commissario Iannella
Dirigente sanitario: Dottoressa Calevro (già Direttrice dell'istituto -psichiatra)
Secondo la pianta organica, dipendono dall’OPG 121 agenti (117 uomini), di cui 95 unità stabilmente assegnate (vi sono 9 agenti assegnati al NT e 5 distacchi presso altre strutture). Gli agenti effettivamente in servizio sono attualmente 81. Quasi tutto il personale di polizia penitenziaria ha sempre lavorato presso l’OPG, è dunque personale che ha una certa esperienza a trattare con il tipo di soggetto ospitato dalla struttura. Tuttavia la forte carenza di organico riduce notevolmente la possibilità di offrire un servizio migliore agli internati/detenuti.
Sono attualmente in servizio 4 educatori (di cui 2 part time).
Presso la struttura operano infine circa una trentina di volontari che fanno capo prevalentemente alla parrocchia e alla Caritas e sono spesso impegnati nelle traduzioni all'esterno e nell'attività di fornitura di biancheria. Opera anche la UISP che gestisce il laboratorio teatrale.
DETENUTI
Dati al 11/10/2011
Totale dei detenuti in carico: 299 (247 effettivamente presenti);
Capienza regolamentare 132. Capienza tollerabile 190.
Detenuti in licenza finale di esperimento: 61.
23 in osservazione (provenienti da altri istituti) 13 minorati psichici; 55 internati in casa di cura e custodia, internati 144.
I detenuti in art. 21 sono 2.
STRUTTURA
Anno di costruzione 1991 e di consegna 1994.
La struttura è composta di 7 sezioni dotate di celle concepite per una, massimo due persone, ma che in alcuni casi finiscono per ospitare anche 3 persone. Ciascuna sezione è dotata di un’infermeria, di una saletta di socialità (piuttosto spoglia), di una lavanderia, dove gli ospiti possono lavare i propri indumenti, di un locale doccia provvisto di quattro piatti doccia.
Vi è infine la sez. educativo-trattamentale “Cassiopea”. Quest’ultima ospita le strutture dove si svolgono attività ludiche, educative e trattamentali. È dotata di una biblioteca, affidata alle cure di un detenuto e all’apparenza ben fornita e ordinata; di un’ampia sala “polivalente” con bar, televisione, tavoli, sedie e panchine.
Tale bar viene gestito direttamente dagli internati/detenuti e il surplus che si ricava dalla vendita dei prodotti viene destinato all'acquisto di biancheria intima e generi di prima necessità per chi non ha risorse economiche sufficienti.
Vi sono poi delle aule scolastiche; un laboratorio di falegnameria (ora in disuso per carenza di fondi) e una piccola cucina dove si svolge il corso di formazione per ristoratori (anche questo fermo per carenza di fondi). Sempre attraverso questa sezione si accede al cortile del passeggio, dove i soggetti senza particolari problematiche possono, negli orari previsti, recarsi liberamente. Esiste, in un’altra ala dell’OPG, un cortile cui accedono gli ospiti particolarmente problematici.
Le sale colloquio all’interno si trovano in una zona che l’OPG condivide con la CC e che questa ultima utilizza come magazzino, ciò rende senza dubbio l’area attraverso cui si accede alle sale particolarmente sporca. La sala colloqui vera e propria è una grande stanza spoglia, arredata solo con piccoli tavoli e sedie di plastica molto vicini gli uni agli altri, sorvegliata a vista dagli agenti penitenziari che si trovano dietro la parete di vetro che occupa un lato della stanza. Ben tenuta e arredata di recente con mobili donati da un anonimo benefattore è invece la sala per i colloqui con i bambini, recentemente ridipinta e decorata dai detenuti stessi. In una zona attigua sempre condivisa con la CC sono ubicati gli ambulatori odontoiatrico e radiologico. Anche in questo caso gli ambienti appaiono squallidi e poco curati.
L’OPG ha infine a disposizione un’area verde all’interno della cinta muraria dove effettuare i colloqui con i familiari. L’area si presenta piuttosto ampia, ben tenuta, ombreggiata dagli alberi e dotata di numerose panchine. Sempre all’esterno si trovano una “area grigliate”, dotata di forno, barbecue, tavoli e panchine, un campo di calcio e un’area verde dedicata alla “pet-therapy”.
Il progetto pet therapy che occupa fino a 10 detenuti è in via di estinzione per carenza di fondi.
Al reparto Centauro vi sono 35 detenuti per 25 celle; di questi 6 sono in osservazione e quindi in celle da soli per cui in alcune celle vi sono fino a tre detenuti.
Rispetto al passato si nota una maggiore attenzione per l'igiene dei corridoi e delle celle e molti dei locali sono stati ritinteggiati.
VITA QUOTIDIANA
Nei reparti “aperti” le celle restano aperte tra le 08:00 e le 20:00. Tutti gli ospiti della struttura hanno possibilità di accedere all’area aperta di passeggio in due fasce orarie: 09:00/11:00 e 13:00/15:30. La socialità si svolge invece nelle apposite salette di sezione tra le 16:30/17:20 e le 20:00/22:00. Le docce possono essere effettuate tra le 08:30 e le 12:00 e le 18:00 e le 19:00. Tra le 08:30 e le 11:30, nonché le 13:00 e le 15:15 è aperto il reparto “Cassiopea” e gli ospiti possono liberamente accedervi.
I colloqui con i familiari si tengono dalle 9 alle 14 il mercoledì il venerdì e il sabato per un massimo di due ore a colloquio. Gli avocati possono accedere al colloquio coni detenuti dal lunedì al sabato dalle 9 alle 15.
Pacchi dei familiari: non sono segnalate particolari restrizioni
ATTIVITÀ
Il Resp.le delle attività trattamentali è il Dr. Vacirca. Si segnala la cronica mancanza di educatori così come in tutti i penitenziari (da circa 15 anni non vengono assunti educatori).
All’interno dell’istituto si fanno attività terapeutico riabilitative (musicoterapia; pet-therapy; ginnastico-terapia). Rispetto agli anni passati i corsi di formazione professionale ENAIP (provincia), che rilasciano un attestato ufficiale, non vengono più effettuati presso l'OPG per la carenza di fondi della formazione professionale.
Anche per quanto attiene la scuola si è deciso di dedicare le ore alla casa circondariale e, rispetto al passato, ove vigevano elementare con 4 frequentanti assidui (quest’anno); scuola media con 5 frequentanti assidui (quest’anno); scuola superiore con 10 frequentanti assidui (quest’anno), allo stato ci sono solo due pomeriggi alla settimana per corso elementari medie. Vi sono infine altri corsi che non rilasciano attestati di tipo professionale, come quello di falegnameria (mastro Geppetto), d’informatica e varie attività ludico-espressive.
E' stato istituito recentemente il progetto di orto floro vivaistica nell'area verde dell'OPG che vede impegnati 10/15 persone. Tale progetto prevede, inoltre, che 5-6 internati si rechino a fare manutenzione del verde comunale presso il comune di Reggio Emilia
Alcuni internati, sostanzialmente quelli ospitati nella sez. “Orione”, si occupano dei lavori domestici (tra cui è prevista la collaborazione con il personale OSS che si occupa della cura personale dei soggetti più problematici).
Sono circa 90/100 gli ospiti che quotidianamente frequentano la sezione “Cassiopea” (calcolando anche chiaramente i detenuti/gli internati che vanno al passeggio, che devono passare da questo reparto per accedere al cortile passeggio).
Il laboratorio teatrale, gestito dalla Uisp, è tuttora attivo ma vi è carenza di fondi per il suo mantenimento, serve a dare spazio alla voce dei detenuti e nell'ambito di tale progetto gli internati/detenuti hanno partecipato a uno spettacolo al festival della filosofia di Modena e ad altri spettacoli all'esterno della struttura penitenziaria. Vi è anche la squadra di calcio gestita dalla Uisp che partecipa a tornei di calcio di quartiere.
Il laboratorio di informatica è ben dotato anche se i pc sembrano oramai obsoleti. Il corso di informatica è tenuto dall'Area sanitaria e non rilascia attestati.
L'Area sanitaria gestisce anche un corso di inglese.
Il laboratorio di falegnameria è al momento chiuso e non vi sono fondi per riattivare il corso di formazione professionale.
SANITÀ
Personale medico: 1 dirigente sanitario; 6 psichiatri; 3 medici incaricati; medici di guardia (che fanno guardie di 24h.); 32 infermieri (che garantiscono un servizio 24h.); 20 operatori socio-sanitari (OSS); 5 unità di personale addetto alla riabilitazione (assunti nel corso del 2011).
Vi è una sala ambulatoriale per la degenza. Ogni piano ha la sua infermeria. La Guardia medica opera per 24h al giorno. Ogni reparto ha la sua infermeria attrezzata con letti per degenza. All'interno dell'OPG opera un SERT in cui operano un medico, una psichiatra e un’infermiera.
Sono stati recentemente assunti nuovi infermieri e psichiatri e ora il rapporto psichiatri vs detenuti/internati è di 1 ogni 40 pazienti. Vi sono 32 infermieri.
CONTENZIONE ED EVENTI CRITICI
La procedure per l’utilizzo dei mezzi di contenzione è adesso rigorosamente regolata da una circolare regionale (Circolare n. 16 del 22.10.2009 del Servizio di Salute mentale, dipendenze patologiche, salute nelle carceri), elaborata sulla base delle indicazioni effettuate nelle loro “raccomandazioni in tema di contenzione” dal Gruppo di lavoro su Emergenza-Urgenza nell’area salute mentale (documento anche questo fornitoci dal dirigente sanitario). La Circolare è diretta a tutti i centri psichiatrici di diagnosi e cura e fissa un preciso protocollo che deve essere reso operativo anche all’interno dell’OPG. In questi istituti era in vigore in precedenza un protocollo fissato dall’amministrazione penitenziaria.
La presenza stabile dei medici psichiatri di ruolo all’interno della struttura ha reso possibile una significativa riduzione del ricorso a tale eccezionale strumento. Ciò in particolare perché è possibile operare un monitoraggio costante dei soggetti internati e in caso di crisi intervenire tempestivamente con le cure medico-psichiatrie appropriate, senza dover ricorrere ad un palliativo in attesa dell’intervento medico. Secondo i dati della AUSL, che effettua un costante monitoraggio, vi sarebbe stata una diminuzione del 40%, dato questo che andrebbe calibrato con il parallelo aumento esponenziale della popolazione ospitata in OPG.
Originariamente l’OPG era dotato di 3 sale di contenzione. Attualmente ne rimane solo una attiva, dotata di due letti di contenzione cui si viene legati con le cinghie a “gancio” vecchio modello. All’interno della sala vi sono anche le suppellettili previste per gli ordinari locali di tipo sanitario (un mobile e carrello per ciascun letto con l’occorrente per la cura dei contenuti), più la lavatrice per le “padelle sanitarie” per i bisogni fisiologici. Le altre due camere di contenzione sarebbero adesso adibite ad altre funzioni: quella nel reparto Fenice é stata smantellata e trasformata in una sala di socialità; l’altra, nel reparto Pegaso, non sarebbe più utilizzata, anche se i due letti dotati di cinghie come nell’altra sala sono ancora lì, pur se circondati da materiali di deposito.
Ora la contenzione viene effettuata solo nel reparto centauro, l'unico a non essere “sanitarizzato” e dove transitano detenuti in osservazione psichiatrica provenienti da altri istituti. In questo reparto le condizioni sono nettamente peggiori rispetto agli altri reparti. Qui 70 persone rispetto alla media di 50 degli altri reparti a parità di spazi. Fino a 3 4 detenuti per cella.
E' presente un'area verde per i colloqui con i familiari
Nel corso del 2011 si è avuto un caso di suicidio
VOLONTARIATO
Opera l'Associazione Effatà che gestisce un giornalino, servizio biancheria e accompagnamenti in città più giri per centri commerciali e parrocchie.
Rilevazione ottobre 2011