Casa Circondariale di Castelvetrano
ISTITUTO | |
Nome | Casa Circondariale di Castelvetrano |
Tipologia | CC |
Indirizzo | Contrada Strasatto, Castelvetrano |
Telefono e e-mail | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">telefono: 0924906510 mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. pec: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. |
Dislocazione (urbana o extraurbana) | extraurbana, a 300 mt dallo svincolo autostradale |
Tribunale, Ufficio di Sorveglianza e UEPE di riferimento | Trapani |
NODI IDENTIFICATIVI E PROBLEMATICI | |
Analisi e sintesi dei caratteri essenziali e condizioni di vivibilità generale | Il carcere di Castelvetrano è di dimensioni piuttosto ridotte e complessivamente ben tenuto dal punto di vista strutturale. Il clima detentivo è apparto piuttosto sereno, e i principali parametri di vivibilità sono rispettati; tuttavia, bisogna notare che la condizione delle celle a regime chiuso è, nella maggior parte dei casi, piuttosto angusta. In tutte le celle sono presenti letti a castello a 3 livelli (anche se nella maggior parte dei casi i detenuti sono 2), non vi è acqua calda in cella e le aperture dei blindi sono piuttosto strette. Dunque, seppure i parametri legislativi sono rispettati, una situazione di sovraffollamento (anche se non grave) è comunque presente, e le condizioni di vita per i detenuti sono appena sopra la criticità. La comandante e l'educatrice paiono molto propense ad apportare migliorie agli spazi e alla complessiva gestione della vita carceraria. Ciononostante, la presenza sporadica del direttore rappresenta una criticità. Inoltre, la storica carenza di organico dello staff è aggravata da un progressivo invecchiamento del personale di polizia penitenziaria, cosa che ha certamente dei riflessi nella gestione delle incombenze quotidiane. |
STRUTTURA | |
Anno di costruzione e di consegna | aperto dal 2001 |
Tipologia della struttura | a blocchi paralleli |
Condizioni generali della struttura | L'edificio è in generali buone condizioni strutturali. Un intero reparto (ex isolamento) è stato oggetto di importanti lavori di ristrutturazione appena conclusi, che hanno cambiato completamente l'assetto degli spazi. L'obiettivo è quello di trasformare il reparto in una grande area trattamentale attrezzata. È stata mantenuta la struttura del corridoio e dei vani laterali (ex celle), ma gli spazi sono stati unificati. |
Numero e tipologia di reparti e/o sezioni | Il carcere è piuttosto piccolo. Vi sono 4 reparti ma solo 3 sono adibiti alla detenzione. Due sono riservati ai detenuti comuni, uno ai protetti (nel dettaglio “sex offenders”). La principale caratteristica della CC di Castelvetrano è quella di avere una particolare attenzione ai detenuti per reati sessuali. Infatti la percentuale di essi sul totale è piuttosto alta rispetto ad altre carceri (circa 40%, 26 su 65 detenuti). In questo carcere non arrivano mai detenuti dalla libertà (poiché non è presente la guardia medica 24h su 24); in ogni caso i detenuti che arrivano dalle altre carceri vengono tenuti 3 mesi “in osservazione”, a regime chiuso (8 ore al giorno fuori cella), prima di essere indirizzati in uno dei reparti. Il quarto reparto è stato recentemente ristrutturato (sarà aperto a breve) e sarà interamente dedicato alle attività trattamentali. |
Condizioni generali delle celle | Le celle sono complessivamente in buone condizioni strutturali; ogni cella misura circa 10 mq e in tutte sono garantiti i 3 mq per detenuto. Sono presenti letti a castello a tre livelli, anche se in molte celle sono presenti solo 2 persone. Le celle sono riscaldate e provviste di bagno separato di circa 3,5 mq, ma non di doccia. Le docce sono comuni, 2 per sezione (in ogni sezione vi sono circa 20 detenuti; al momento della visita una delle docce della terza sezione non era funzionante). Le docce sono garantite a turni 4 volte a settimana in estate e 3 in inverno. L'acqua calda è presente solo nelle docce e non nelle celle. La direzione ha chiesto un finanziamento alla Cassa Ammende per l'adeguamento del sistema idrico, ma il progetto non è stato ancora finanziato. Le porte blindate, anche con blindo esterno aperto, lasciano libero uno spazio di sole quattro sbarre (circa 30 cm), cosa che sicuramente accentua la sensazione di chiusura della cella e non favorisce il ricambio dell'aria. |
Numero di detenuti per cella | Ogni cella, di circa 10 mq ospita mediamente 2 detenuti nelle sezioni comuni, e in alcuni casi 3 in quella per protetti. La scheda fornita dal carcere riporta precisamente che 12 detenuti (protetti) alloggiano in uno spazio compreso tra i 3 e i 4 mq ciascuno, mentre 53 (comuni) in uno spazio superiore ai 4 mq. |
Tipologia, dimensioni, caratteristiche degli spazi comuni interni | La quarta sezione è stata ristrutturata e sarà dedicata interamente ad attività trattamentali (al momento manca solo il mobilio per procedere all'apertura). La sezione era originariamente uguale alle altre (corridoio centrale e 5 celle per lato). Con la ristrutturazione alcune celle sono state unite ed è stato dunque ricavato lo spazio per un refettorio, una palestra, due laboratori polivalenti e una stanza per colloqui con gli operatori. Nel passeggio della sezione verrà realizzato un campetto di pallacanestro e pallavolo. Le aule scolastiche sono spesso allestite nelle stanze di socialità delle sezioni, che sono di dimensioni medio-piccole (circa 25 mq) e sono attrezzate con un televisore, qualche attrezzo da palestra e qualche consolle per videogiochi. |
Dimensioni e caratteristiche degli spazi comuni esterni | Le aree per i passeggi sono garantite in ogni sezione. Sono ben tenute, provviste di sedie in plastica e di aree coperte con tettoia di dimensioni congrue e anche di due servizi igienici. Non esistono aree verdi per colloqui (una era presente ma al momento non è utilizzabile). Tra la cinta esterna e i blocchi è presente una parte di terra coltivata a orto, curata dai detenuti all'interno del corso di giardinaggio. Nella prima sezione (a regime aperto) i detenuti curano, in un'area esterna, dei conigli domestici. Gli animali erano stati introdotti in istituto per un progetto di Pet Therapy avviato insieme al centro socio-sanitario “Oasi” di Torretta Granitola. Al termine del progetto, non più finanziato, i conigli sono rimasti al carcere e dunque i detenuti della sezione li curano ancora con turni individuali giornalieri. |
Cucina | dato non rilevato |
Sezioni detentive o spazi comuni attualmente non in uso | L'unica sezione non adibita ad uso non detentivo è la quarta, in ristrutturazione per diventare area trattamentale. |
DETENUTI | |
Numero al momento della visita | 65 (11 in attesa di giudizio, 3 appellanti, 2 ricorrenti, 47 definitivi) (17 a regime aperto e 48 a regime chiuso) |
Capienza regolamentare | 44 |
Caratteristiche della popolazione detenuta | |
Donne (e donne con bambini) | no |
Stranieri (numero assoluto e percentuale sul totale) | 25 |
Nazionalità più presente in istituto (numero assoluto e percentuale su totale) | Romania (6) |
Transgender | no |
Alta sicurezza (AS1 AS2 AS3 ) | no |
41 bis | no |
Collaboratori di giustizia | no |
Giovani adulti | no |
Art. 21, | 9 |
Semiliberi | no |
“In Osservazione” (tossicodipendenti, sieropositivi, psichiatrici). | no |
Isolamento | L'isolamento viene eventualmente effettuato in celle normali, senza compagni di cella. Nel periodo di isolamento anche durante le ore d'aria il detenuto sta da solo. |
STAFF | |
Direttore (nome e anno da cui è in servizio nell’istituto) | Giuseppa Rita Barbera (direttore titolare, lo stesso dell'Ucciardone di Palermo). Si reca in Istituito circa una volta a settimana. Al momento della visita la dott.ssa Barbera era in ferie, dunque ufficialmente era sostituita dalla Vicaria del Pagliarelli, che comunque non si trovava in sede. La visita è stata effettuata con la Comandante Di Maio e l'educatrice dott.ssa Conigliaro. |
Vicedirettori (numero) | no |
Polizia penitenziaria | Comandante 1 Ispettori 3 Sovrintendenti 4 Agenti e Assistenti 49 Ausiliari 0 Totale presenti 57 Tot. Amministrati 63 Organico previsto 66 |
Comandante (nome e anno da cui è in servizio nell’istituto). | Commissario capo Linda De Maio (da metà 2014) |
Educatori | 2, (Dott. ssa Conigliaro presente alla visita) |
Cappellano e ministri di culto | Il cappellano si reca in Istituto settimanalmente. Alcuni altri ministri di culto si recano su richiesta dei detenuti |
Volontari | La principale associazione di volontariato presente è l'ass. San Vito. Essi animano alcune attività, provvedono all'abbigliamento e ad alcuni generi di prima necessità per i detenuti indigenti. Normalmente si recano in carcere circa 5 volontari a settimana. Vi è inoltre uno sportello del patronato per favorire il collocamento dei detenuti una volta in libertà, un volontario che tiene un corso di ceramica, e una suora che opera servizio di catechesi. |
EVENTI CRITICI | |
Autolesionismo | no |
Suicidi | 1 tentato, secondo la direzione è stata una messa in scena del detenuto per attirare l'attenzione della direzione, poiché i compagni di cella erano presenti e sono subito intervenuti a chiamare gli agenti di polizia che hanno facilmente sventato il suicidio. |
Esiste un “Protocollo di prevenzione del rischio suicidario in Istituto” così come richiesto dall’OMS e dal Dap? | no |
Evasioni | 1, da art. 21 |
Scioperi della fame | no |
Rivolte | no |
SANITÀ | |
Adeguatezza delle strutture e delle attrezzature, del servizio e dell’assistenza | Non è garantita assistenza sanitaria 24h su 24. È presente un medico incaricato durante le ore diurne e una guardia medica fino alle 20. Il passaggio della sanità all'ASP (avvenuto in Sicilia solo nel 2016) è vissuto con qualche incertezza: tuttavia la comandante della polizia penitenziaria rileva che la situazione potrebbe senz'altro migliorare, poiché adesso la direzione può considerarsi un “committente” che chiede dei servizi all'ASP, la quale deve erogarli per legge. Pertanto il passaggio all'ASP è visto come positivo nell'ottica di una migliore offerta di servizi per i detenuti. |
Numero medici, infermieri e OSS | 1 medico incaricato nelle ore diurne; 1 medico (guardia medica) fino alle 20. Vi è inoltre una psicologa esperta ex art. 80 |
Responsabile area sanitaria | dato non rilevato |
Principali prestazioni sanitarie garantite all’interno dell’istituto | Non sono garantite particolari prestazioni specialistiche |
Cartella clinica informatizzata | no |
Situazione tossicodipendenze | 9 |
Situazione patologie psichiatriche | no |
Situazione detenuti disabili | no |
LAVORO | |
Numero di lavoranti al momento della visita | 16 |
Lavori interni | 14 |
Lavori esterni | 2 art. 21 |
Numero di ore retribuite sul totale del lavoro prestato. | tutte |
Budget annuale per mercedi. | Dato non disponibile |
Presenza di iniziative per il reinserimento lavorativo per i dimittendi. | sportello di patronato per il collocamento |
FORMAZIONE PROFESSIONALE | |
Numero e tipologia di corsi e numero di partecipanti ad ogni corso | 3 corsi nello scorso anno: - informatica (protetti e comuni) - arti grafiche (protetti e comuni) - giardinaggio (comuni) È inoltre presente un laboratorio di ceramica gestito da un volontario (che però non dà qualifica professionale) |
ISTRUZIONE | |
Numero di corsi divisi per livello | L'alfabetizzazione è complessivamente piuttosto bassa. Tuttavia i principali corsi di alfabetizzazione quest'anno sono stati quelli di italiano per stranieri, poiché non vi erano i numeri per la scuola elementare o la media per italiani poiché alcuni avevano già preso il diploma in altre carceri, e altri nello stesso. |
Media frequentanti per livello di scuola | Dato non disponibile |
QUOTIDIANITA’ DETENTIVA E “SORVEGLIANZA DINAMICA” | |
Regime detentivo sezione per sezione | Una sezione è a regime aperto dall'inizio 2013. Le celle sono aperte tutto il giorno con esclusione del periodo 18-7.30. Negli altri reparti, sia protetti che detenuti comuni possono stare fuori dalla cella 8 ore. È stato chiesto un finanziamento alla Cassa Ammende per la dotazione del servizio di video-sorveglianza in tutte le sezioni. |
Ore trascorse fuori dalla sezione detentiva | Nei reparti a regime chiuso, sia protetti che detenuti comuni possono stare fuori dalla cella 8 ore complessive, di cui 4 all'esterno (spazi di socialità in sezione 8-12/ 14-17; passeggi esterni 9-11/13-15). Le aree per i passeggi sono ben tenute, provviste di sedie in plastica e di aree coperte con tettoia e anche di due servizi igienici. |
Spazi di socialità all’interno della sezione | Gli spazi di socialità all'interno delle sezioni esistono e sono di dimensioni medio piccole (circa 25 mq) sono attrezzate con un televisore, qualche attrezzo da palestra e qualche consolle per videogiochi. |
E’ prevista una sala mensa/refettorio dove consumare i pasti in comune. | Al momento no, ma ci sarà nel nuovo reparto adibito ad area trattamentale e spazi comuni |
Opinioni degli operatori circa l’applicazione della “sorveglianza dinamica” | L'opinione degli operatori e della comandante riguardo alle celle aperte è molto positiva, tanto che il progetto sarebbe quello di arrivare tra qualche anno ad avere tutte le sezioni a regime aperto. In particolare la comandante rileva che il regime aperto “mette i detenuti alla prova”, ovvero attiva un processo di responsabilizzazione autonoma. La costrizione nello spazio della cella porta a un “lassismo” da parte del detenuto che si lascia andare non avendo nessuna offerta. Al contrario il regime aperto, sempre secondo la comandante, allarga le possibilità di azione e dunque mette alla prova i comportamenti individuali e i rapporti interpersonali. Grande attenzione viene riservata alla centralità del “Patto trattamentale”, nel quale vengono annotati i comportamenti del detenuto e stabiliti di concerto con lo stesso, gli obiettivi da raggiungere. La condotta durante le ore di regime aperto è uno dei fattori determinanti nella valutazione all'interno del “Patto”. La comandante e l'educatrice rilevano che nella sezione a regime aperto diminuiscono fortemente i tassi di rapporti disciplinari e risse tra detenuti, il che certamente giova al benessere psicofisico dei detenuti e aiuta a migliorare l'intera atmosfera detentiva. |
CONTATTI CON L’ESTERNO | |
Colloqui: orari e giorni | I colloqui possono essere effettuati 3 giorni a settimana (merc., giov. Ven. 9.00-14-00). La maggior parte dei detenuti ha parenti che vivono lontano; per questa ragione i parenti spesso preferiscono accumulare le ore di colloquio in un solo giorno, invece che fare più colloqui. Il fine settimana non vi sono colloqui poiché non vi era molta richiesta. È attiva la prenotazione telefonica. Vi è una sola sala colloqui. |
Stima dei tempi accesso al colloquio | I tempi sono piuttosto brevi perchè i detenuti sono pochi, dunque non è difficile prenotare i colloqui anche per la settimana stessa. |
Telefonate. | sì, previsto uso scheda telefonica. Possibilità di effettuare una chiamata a settimana su telefoni fissi di 10 minuti. Una ogni 15 giorni su cellulari se nei 15 gg precedenti non sono stati fatti colloqui. Gli stranieri possono effettuare chiamate su numeri esteri se autorizzati dal magistrato |
Internet. E' prevista una qualche forma di accesso al web per i detenuti? Se sì, chi sono i beneficiari e con quali limiti? | no |
Data della visita: | 24 / 08 / 2016 |