Casa Circondariale femminile di Pontremoli (Chiusa. Dal 2010 è un IPM)
Chiuso. Dal 2010 è un Istituto Penale Femminile Minorile.
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Casa Circondariale femminile di Pontremoli
Sezione distaccata della Casa di Reclusione di Massa Carrara
Via IV novembre, 15
Tel. 0187 830135
Femminile
Dislocazione: urbana
Tribunale di Sorveglianza: Genova
Ufficio di Sorveglianza: Massa Carrara
UEPE: Massa
NODI IDENTIFICATIVI E PROBLEMATICI
Le maggiori problematiche evidenziate da questa struttura riguardano: la collocazione geografica, il personale in servizio e l’attivazione di iniziative trattamentali. Il raggiungimento di Pontremoli non è tra i più agevoli, anche se discretamente collegato via ferrovia e con mezzi di linea o privati, tuttavia l’arrivo presso la struttura da parte dei familiari delle donne detenute risulta più faticoso rispetto ad altre strutture penitenziarie toscane.
Il personale assegnato alla struttura, al di là della polizia penitenziaria (le cui agenti sono quasi tutte di prima nomina), in gran parte arriva qui in missione dalla Casa di Reclusione di Massa, situazione che rende sicuramente meno efficace la gestione dell’istituto che, se pur piccolo, necessita di riferimenti certi e permanenti.
Risultano ancora un po’ scarse le iniziative trattamentali interne che, nonostante qualche recente miglioramento, necessitano di essere rafforzate onde evitare che le donne presenti si trovino inoccupate per la gran parte della giornata.
STRUTTURA
Dopo aver assolto alla funzione di Casa Mandamentale sino all’agosto 2002, l’istituto di Pontremoli è stato ufficialmente destinato a Casa Circondariale femminile. Dopo una sostanziale inattività durata circa tre anni, nel 2005, la struttura è stata riaperta come sezione distaccata femminile (circondariale) della Casa di Reclusione di Massa.
La struttura è articolata su pian terreno e due piani superiori ed è in buone condizioni igienico-sanitarie, grazie anche ai lavori di ristrutturazione effettuati nel periodo di inattività.
Al piano terreno vi è una sezione detentiva costituita da due celle singole (ex isolamento) e tre celle doppie complete di doccia interna. Al piano vi è anche una doccia comune e tutte le celle affacciano sul passeggio. Qui si trovano anche la sala colloqui (senza bancone divisorio), la cucina detenuti e gli uffici.
Al primo piano, oltre a 5 celle con bagno di cui tre complete di doccia ed in grado di ospitare sino a tre letti ciascuna (le altre due celle sono più piccole), vi è anche l’ambulatorio medico ed un paio di stanze destinabili, in futuro, ad infermeria.
Al secondo piano vi è uno spazio adibito a palestra e due stanze piuttosto grandi e ben illuminate destinate alle attività interne. Qui vi è anche la biblioteca ed un laboratorio per le lavorazioni interne.
La struttura è dotata di un passeggio attualmente utilizzato e di altri due passeggi per il momento non utilizzati.
Nell’istituto è attiva la caserma, collocata al primo piano, in grado di alloggiare circa 10 agenti di polizia.
DETENUTE
Capienza regolamentare: 15-20
Presenti al maggio 2006: 11
di cui
-straniere 8
-tossicodipendenti 2
-condannate 6
-imputate 5
In genere l’istituto accoglie donne già transitate da altri penitenziari che hanno, pertanto, maturato un primo periodo di osservazione. In ordine alle donne con condanna definitiva viene privilegiato l’accesso in istituto di coloro che hanno una pena medio-breve ed una condotta penitenziaria regolare.
STAFF
Polizia penitenziaria:
-forza amministrata: 19 (18 donne ed un uomo)
-forza operante: 15
Il direttore, l’educatore, il personale contabile e tecnico fanno riferimento al personale in forza presso la Casa di Reclusione di Massa, giungendo qui in missione.
Presso l’istituto prestano stabilmente servizio 6 operatori appartenenti al ruolo tecnico B3 (ex custode di Casa Mandamentale), di cui due sono distaccati per parte della settimana presso la Casa di Reclusione di Massa.
In istituto è presente uno psicologo convenzionato per un servizio pari a 18 ore mensili.
VOLONTARI
Presso l’istituto entrano alcuni volontari che a titolo personale seguono l’attività di decoupage, il corso di yoga ed il cineforum ed alcuni volontari che per conto dell’Associazione Papa Giovanni XXIII seguono le ragazze con problemi di tossicodipendenza. In tutto i volontari che fanno ingresso sono circa 6-8.
CONDIZIONI MATERIALI
Le celle sono aperte per l’intera giornata (8.30-20.00) salvo due chiusure di 30-40 minuti ciascuna concomitanti con le esigenze della sicurezza (cambio turni ecc.).
Struttura e celle sono in buone condizioni generali.
CONTATTI CON L’ESTERNO
I colloqui si svolgono in una saletta con tavolini. Presso l’istituto non esiste un’area verde. Colloqui e telefonate sono effettuati come da regolamento.
Dopo un primo periodo di diffidenza nel momento della riapertura del carcere, l’atteggiamento della popolazione locale si è progressivamente disteso ed oggi non si registrano particolari difficoltà. Da rilevare la disponibilità dell’amministrazione comunale a sostenere la struttura carceraria e le relative attività trattamentali.
EVENTI CRITICI
Dalla riapertura ad oggi non si sono rilevati eventi critici di rilievo.
SANITA’
Attualmente l’istituto non dispone di medici di ruolo. Vi sono tuttavia un medico responsabile a convenzione che garantisce un servizio di tre ore giornaliere e 6 medici di guardia che riescono a coprire altre 9 ore giornaliere, per un totale di 12 ore al giorno. Ai medici devono essere aggiunti 5 infermieri a convenzione in grado di assicurare un servizio pari a 12 ore al giorno, compresi i festivi. I medici specialisti convenzionati con la struttura sono 3.
ATTIVITA’
L’istituto è stato riaperto ufficialmente il 15 marzo 2005 ed ancora non è riuscito ad organizzare un’offerta trattamentale particolarmente articolata, anche se negli ultimi mesi si sono stabilizzate alcune iniziative come l’attività di decoupage, il corso di yoga ed il cineforum.
Da aggiungere è anche l’assistenza assicurata dai volontari dell’Associazione Papa Giovanni XXIII finalizzata al sostegno delle donne con problemi di tossicodipendenza. Queste iniziative sono gestite tutte da volontari, mentre apparirebbero ormai necessari anche interventi di tipo istituzionale e supportati in via continuativa dall’amministrazione penitenziaria e dagli enti locali.
LAVORO
Per quanto concerne l’attività lavorativa Pontremoli è attualmente in grado di offrire soltanto inserimenti alle dipendenze dell’amministrazione penitenziaria, legati tutti ai servizi domestici di istituto. Sono mediamente cinque le donne impegnate nei diversi servizi.