Il master offre strumenti di analisi sociologica dei più noti fenomeni devianti (piccola criminalità, criminalità organizzata, devianza migratoria, devianza minorile, devianza femminile, insicurezza). Ha lo scopo di fornire un’adeguata preparazione professionale con riferimento alle strategie di prevenzione della devianza e alle relative politiche sociali di intervento. L’orientamento è volto a ridefinire il sistema di relazioni entro cui si producono i fenomeni della devianza e dell’insicurezza. Esso si inquadra nella più ampia prospettiva della riqualificazione della sicurezza in termini di sicurezza sociale.
I docenti invitati conferiscono al corso una dimensione internazionale e la possibilità di affrontare le tematiche in chiave comparativa con riferimento ad esperienze di prevenzione diversificate in ambito europeo.
Il Corso, al suo quarto anno di attivazione, è diretto ai laureati del vecchio e nuovo ordinamento, ai Diplomati in Servizio sociale e corsi di studio affini, presso Università italiane o in possesso di titolo conseguito presso Università straniere e riconosciuto equipollente. Alcuni posti sono riservati a cittadini non appartenenti all’Unione europea.
Ai fini dell’attivazione degli stage previsti come parte costitutiva del master, sono state attivate convenzioni con il Forum veneto del Terzo Settore, il Comune di Padova e altre Amministrazioni locali, il progetto Città Sicure della Regione Emilia Romagna.
Patrizio Gonnella
Sulle pagine del ‘Manifesto’ giusto poche settimane fa avevamo lanciato l’allarme “sovraffollamento”. Dall’inizio dell’anno i detenuti crescono di mille unità al mese. Mai era accaduto nulla di simile nella storia penitenziaria italiana. Nelle galere ci sono oggi sedicimila persone in più rispetto ai posti letto regolamentari. Sino al 2007 al massimo i detenuti crescevano di mille e cinquecento unità l’anno. Eppure i tassi di delittuosità sono stabili dall’inizio degli anni novanta. Cosa è accaduto quindi in questi mesi affinché i tassi di detenzione schizzassero verso l’alto? Sostanzialmente tre fatti, di cui due di natura legislativa e uno di natura politico-culturale.
Chiunque sia interessato a sottoscrivere l'appello per Marina Petrella può mandare una mail al seguente indirizzo: