COMUNICATO STAMPA - Alcune realtà dell’associazionismo, del volontariato e della cooperazione hanno pensato di scrivere una lettera che solleciti l’attenzione sulle carceri italiane e i suoi problemi nell’imminenza della scadenza europea del 28 maggio 2014 (Sentenza Torreggiani) e del semestre europeo a presidenza italiana che si sta avvicinando.
Non dobbiamo abbassare la guardia, sostenendo chi in questo momento si sta adoperando per cambiare da una parte e dall’altra combattendo chi invece vuole che resti tutto immutato.
Diffondiamo tale appello a 360° e chiediamo l’adesione attraverso l’invio di una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Roma, 24 aprile 2014
Cliccando qui potrete leggere la lettera inviata alle istituzioni italiane ed europee (adesioni aggiornate al 12 maggio).
"Droghe. Oltre il proibizionismo". E' questo il titolo dell'Assemblea Nazionale di Antigone che si terrà il prossimo 17 maggio (dalle ore 10 alle ore 14) presso l'Università di Bologna, nell'aula magna della Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione (via Filippo Re 6).
Di seguito il programma completo.
Saluti iniziali: Luigi Guerra (direttore Dipartimento di Scienze dell'Educazione Giovanni Maria Bertin)
Introduce: Patrizio Gonnella (presidente nazionale di Antigone)
Relazioni:
Alberto Breccia (Ambasciatore dell'Uruguay in Italia)
Enzo Ciconte (Scrittore, studioso di criminalità organizzata)
Persio Tincani (Filosofo del diritto Università di Bergamo)
TAVOLA ROTONDA
Coordina: Vincenzo Scalia
Intervengono: Stefano Anastasia, Riccardo de Facci, Elisabetta Laganà, Franco Maisto, Mauro Palma, Massimo Pavarini, Grazia Zuffa, Beppe Mosconi
Saluti finali: Roberta Caldin (vice-preside della Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione)
Per raggiungere il luogo dell’incontro dalla Stazione Centrale bisogna prendere il bus 36 (direzione Sant'Orsola o direzione Bellaria) e scendere alla fermata Porta San Donato.
COMUNICATO STAMPA - L'Italia condannata ancora una volta a Strasburgo per trattamento inumano e degradante dei detenuti nelle carceri. Caso Castaldo.
Ancora una volta nelle carceri italiane si viola l'articolo 3 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo per trattamento inumano e degradante. Il fatto si riferisce ad una sentenza di ieri della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo – la numero 73869/10 – che ha condannato il nostro paese a risarcire un detenuto, Giovanni Castaldo, ristretto nella Casa circondariale di Bellizzi Irpino, per il ritardo con il quale gli sono state prestate le cure mediche. Per i giudici di Strasburgo, negare la salute dei detenuti, equivale ad un trattamento inumano.
Diecimila firme in pochi giorni. È questo lo straordinario risultato raggiunto dalla petizione che, indirizzata ai capogruppo parlamentari e alla presidente della Commissione Giustizia della Camera, chiedeva l'inserimento del reato di tortura nel codice penale.
Da oltre 25 anni l'Italia aspetta di adeguarsi a tutti i paesi democratici, mantenendo fede ad un impegno assunto con le Nazioni Unite che, con il Consiglio d'Europa, ritengono la tortura un crimine contro l’umanità. I prossimi mesi saranno cruciali proprio per il nostro paese. La Corte Europea dei Diritti Umani deciderà infatti se condannarci per la condizione di disumanità a cui sono sottoposti i detenuti in Italia mentre, le stesse Nazioni Unite, valuteranno la tenuta dei diritti umani nel nostro paese. Non indifferente sarà la questione della mancanza del delitto di tortura nel nostro ordinamento. Siamo tra i pochissimi nella Ue.
Interrogazione a risposta in Commissione
presentata da On. Paolo Beni
Al Ministro della Giustizia
Per sapere – premesso che
Lo scorso 25 marzo è stata trasmessa dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ai direttori generali degli istituti penitenziari una nota avente ad oggetto la richiesta dati da parte dell’Associazione Antigone;