La recente sentenza (8 gennaio 2013) della Corte Europea dei Diritti Umani nel caso Torreggiani impone alle autorità italiane l’assunzione di un piano per le riforme in ambito penale e penitenziario nel nome della protezione della dignità umana. L’Italia ha un anno di tempo per ripristinare la legalità internazionale e costituzionale nell’ambito del sistema penitenziario.
In questo momento vi sono 22 mila detenuti in più rispetto ai posti letto regolamentari.
Abbiamo il tasso di affollamento penitenziario più alto della Unione Europea. Il sistema è fuori ogni controllo. I detenuti dormono per terra. Non vi sono più spazi comuni. Oziano spesso nelle loro celle per oltre 20 ore al giorno rendendo evanescente la funzione rieducativa della pena. Il personale vive una condizione di forte sofferenza. Alcuni dati ci aiutano a capire quale è la strategia della nostra proposta....leggi tutto
Proposta di Legge numero 1
Introduzione del reato di tortura nel codice penale
Art. 1.
1.Dopo l’articolo 608 del codice penale è inserito il seguente: «Art. 608-bis. – (Tortura) - Il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che infligge ad una persona, con qualsiasi atto,
lesioni o sofferenze, fisiche o mentali, al fine di ottenere segnatamente da essa o da una terza persona informazioni o confessioni, di punirla per un atto che essa o una terza persona ha commesso o è sospettata di aver commesso, di intimorirla o di far pressione su di lei o su di una terza persona, o per qualsiasi altro motivo fondato su ragioni di discriminazione, è punito con la reclusione da quattro a dieci anni. La pena è aumentata se ne deriva una lesione personale. È raddoppiata se ne deriva la morte. Alla stessa pena soggiace il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che istiga altri alla commissione del fatto, o che si sottrae volontariamente all’impedimento del fatto, o che vi acconsente tacitamente»...leggi tutto
La parola alla Corte Costituzionale
In occasione della terza Udienza presso il Tribunale di Tolmezzo del processo contro Rototom, la Società della Ragione Onlus organizza un seminario a Udine sulla incostituzionalità della legge Fini-Giovanardi sulle droghe.
Si terrà Mercoledì 23 gennaio dalle ore 17 presso la Sala dei Ricevimenti di Palazzo d’Aronco (Piazzetta Lionello – Udine) il seminario organizzato dall'Associazione ONLUS la Società della Ragione sul tema della incostituzionalità della legge Fini-Giovanardi sulle droghe. Come si ricorderà la riforma della legge sulle droghe (dpr 309/90) fu inserita come maxiemendamento in sede di conversione in legge del decreto sulle Olimpiadi invernali di Torino, approvato poi con due voti di fiducia a poche ore dallo scioglimento del Parlamento.
In occasione della terza Udienza presso il Tribunale di Tolmezzo del processo contro Rototom, la Società della Ragione organizza un seminario sulla incostituzionalità della legge Fini-Giovanardi sulle droghe.
Luigi Saraceni, già magistrato e parlamentare illustrerà la proposta di ricorso alla Corte Costituzionale.
Partecipano gli avvocati Alessandro Gamberini, Rino Battocletti, Andrea Sandra e Fabio Valcanover insieme a Mauro Palma, Presidente onorario di Antigone e Membro del Consiglio europeo per la cooperazione penalistica, Grazia Zuffa, direttrice esecutiva di Forum Droghe.
Conclusioni di Franco Corleone, Presidente Società della Ragione.
Coordina Massimo Brianese