Dal 22 al 25 settembre si terrà la scuola di formazione di Antigone che in questa quinta esperienza avrà come argomento: Tecniche di promozione e protezione dei diritti delle persone private della libertà e avrà luogo a Roma presso la Scuola del Sociale della Provincia di Roma in Via Cassia, 472. Per iscriversi bisogna essere residenti a Roma o nel Lazio e compilare il modulo on-line che trovate a questo link .
di Stefano Anastasia
Terra, 16 agosto 2010
Consueto pellegrinaggio ferragostano in carcere. Parlamentari, consiglieri regionali e accompagnatori vedranno, ascolteranno, prometteranno. Giriamo a loro questa lettera arrivataci anonimamente da una Casa circondariale emiliana. "Che strano luogo è il carcere. Questa notte all’improvviso, senza che nessuno lo sapesse, hanno trasferito una detenuta… dove? Non è dato sapere. Qui c’è un orario per tutto, come nella vita normale, ma con un grande differenza: tutto viene imposto per obbligo. Tra un po’ ci sarà anche un orario per respirare. Qui è tutto disumanizzato. Qui tutti devono pagare il loro errore, e lo fanno, statene certi! Qui si paga! Che strano luogo è il carcere. Se stai male il medico arriva… quando avrà tempo! Tra un’ora, un giorno, una settimana, ma non ti preoccupare: alla più brutta… muori! Non è mica colpa del carcere se le cose vanno così… è la società! Che strano luogo è il carcere. Noi siamo fantasmi della società: ci siamo e siamo in tanti, quasi tutti giovanissimi, con tutta la possibilità di essere reinseriti, ma questo non succede quasi mai.
di Mauro Palma
Presidente del Comitato Europeo per la prevenzione della tortura, dei trattamenti e delle pene inumane o degradanti (Consiglio d’Europa) - Presidente onorario di Antigone.
Nei prossimi giorni più di centosettanta rappresentanti della collettività nazionale, parlamentari, consiglieri regionali, amministratori locali, garanti dei detenuti e anche alcuni magistrati, entreranno a vedere le condizioni di detenzione della quasi totalità degli istituti penitenziari italiani. Una giornata diversa per molti di loro e anche per l’informazione che sarà così chiamata a dare visibilità a un mondo spesso non visibile e non visto.