“Mi chiamo Agostino, ho cinquantasei anni e vivo in una casa lavoro, si chiama così il limbo in cui mi trovo a penare. Non assomiglia per niente a una casa, e' galera, con porte blindate e angeli poliziotti a vegliare sulla mia noia. Sotto il tetto in cui sto scontando il mio 'ergastolo bianco' non ho alcun mestiere a cui dedicarmi, giusto una manciata di giorni al mese faccio lo 'scopino', pulisco il passaggio di chi striscia inerte accanto a me. Da bambino sognavo un mondo ordinato, per questo diventai sbirro; il gioco d'azzardo mi fece cadere, per questo diventai ladro. Mi chiamo Agostino e sogno la libertà.”
"La confessione di Agostino. Una vita in gioco tra guardie e ladri" è uno spettacolo scritto e diretto da Gianfelice Facchetti, patrocinato da Antigone e Amnesty International Italia, che sarà in scena da oggi fino al 20 marzo allo Spazio Tertulliano a Milano.