La nostra associazione ha seguito attivamente tutte le fasi della prospettata riforma, riuscendo a far approvare alcuni emendamenti alla legge con cui il Parlamento ha delegato il Governo a riscrivere le norme penitenziarie, prendendo parte agli Stati Generali dell'esecuzione penale (e organizzando anche un convegno che riprendesse quel lavoro), proponendo un documento articolato in venti proposte normative alle Commissioni ministeriali incaricate di scrivere l'articolato. Alcuni giorni fa abbiamo rivolto un appello al Governo affinché non butti via un'occasione storica per adeguare le nostre carceri agli standard internazionali. Torniamo a chiedere con forza che il Consiglio dei Ministri licenzi i testi che ha a disposizione.
Per farlo saremo domani al Residence di Ripetta (via di Ripetta 231), a partire dalle ore 9.30, insieme all'Unione delle Camere Penali Italiane che hanno deliberato un’astensione nazionale dalle udienze per protestare contro il ritardo nell’approvazione della Riforma penitenziaria.
Proprio nel primo giorno di astensione si terrà una manifestazione per mantenere vivo il dibattito sulla riforma che, giunta a un passo dalla approvazione, rischia ora una definitiva battuta d’arresto per via della fine della legislatura.