di
Stefano Anastasia
Oggi, domani, dopodomani, …: prima a poi il “Piano carceri” del Governo arriverà in Consiglio dei ministri. E non cambierà niente. Non cambierà nulla di quelle condizioni incivili in cui le carceri sono ridotte. Non cambierà nulla nell'affollamento penitenziario. Non cambierà nulla in quel mix di violenza e indifferenza che ha potuto provocare la morte di Stefano Cucchi. Il cosiddetto “Commissario straordinario per l'emergenza carceri” nominato dal Governo, che poi sarebbe lo stesso Capo Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria nominato dal medesimo Governo, e cioè il dott. Franco Ionta, ne aveva già abbozzato uno, di piani, in aprile: prevedeva la realizzazione – entro il 2012 – di 17.129 nuovi posti detentivi, tra quelli allocati in nuovi padiglioni di vecchi istituti già esistenti e quelli da sistemare in istituti di nuova costruzione, per una spesa complessiva di 1590 milioni e 730mila euro.