Il Comitato STOP OPG ha organizzato il servizio “Primo soccorso stop OPG- REMS": un gruppo di esperti, composto da avvocati, psichiatri e operatori dei servizi di salute mentale e da rappresentanti delle associazioni dei familiari che si sono resi disponibili a titolo gratuito a offrire informazioni sulle innovazioni introdotte dalla Legge 81/2014, quali ad esempio: dimissioni senza proroghe a fine misura di sicurezza, preferenza di misure alternative alla detenzione in OPG (Ospedale Psichiatrico Giudiziario) e in REMS (Residenza per l’Esecuzione della Misura di Sicurezza), dimissioni per i già internati, obbligo di presa in carico e presentazione del Progetto Terapeutico Riabilitativo Individuale."
Il “PS stopOPG-REMS” nasce per decisone del Comitato nazionale stopOPG come ulteriore azione del Comitato a sostegno dei diritti delle persone internate o a rischio di internamento in OPG o in REMS.
Tutti possono scrivere al “PS stopOPG-REMS” ponendo domande, illustrando casi e relative problematiche. Qui le modalità di contatto.
Ricomincia la stagione di Jailhouse Rock, la trasmissione radiofonica curata dall’Associazione Antigone. Storie di musica e di carcere, raccontate ogni settimana da Patrizio Gonnella e Susanna Marietti e dai tanti detenuti di tutta Italia che collaborano alla trasmissione.
Ospite della prima puntata il rapper Clementino, che quest’estate ha suonato nel carcere napoletano di Poggioreale, a vent’anni esatti da quando su quel palco salì Pino Daniele. E poi ancora Carmelo Cantone, capo delle carceri toscane, Carmelo Musumeci, con la sua rubrica “L’ergastolano”, il Grc (Giornale Radio dal Carcere), interamente curato da detenuti di Roma Rebibbia e Milano Bollate, la strepitosa cover band di detenuti Freedom Sounds.
Lo scorso 26 agosto l’Osservatore di Antigone Sergio Besi, accompagnato da un comandante del carcere ed un interprete (la responsabile delle risorse umane) ha effettuato, per concessione del Ministero della Giustizia della Repubblica Moldova, una visita al penitenziario n. 13 di Chisinau (Capitale della Moldavia).
All'indomani dell'approvazione del disegno di legge del Senato, avvenuto nel marzo 2014, lanciammo la campagna "Chiamiamola Tortura" con testimonial quali Erri De Luca, Ilaria Cucchi, Massimo Carlotto, Mauro Palma, Piotta e tanti altri. Assieme alla campagna fu promossa una petizione che, ad oggi, ha raccolto oltre 52000 firme. Nonostante questo una legge che punisca la tortura in Italia non è stata approvata.
Per questo abbiamo deciso di arricchire la nostra campagna mettendo a disposizione una serie di banner da utilizzare come immagini di copertina dei propri account facebook. Un modo per sensibilizzare le persone dinanzi all'importanza di avere questo reato nel nostro codice penale.
I banner sono stati realizzati da Maria Grazia Nigro, studentessa della Rufa-Rome University of Fine Arts, con la quale intrattieniamo da tempo una stretta collaborazione.
A questo link la cartella zip con i quattro banner #SubitoLaLegge.
Altrimenti di seguito i file in jpg:
Diaz
Polizia
Sicurezza
Reato
Sfibrato da un male incurabile, è morto a Bologna Massimo Pavarini, ordinario di diritto penale nell’Università felsinea ed esponente di fama internazionale della criminologia critica italiana. Aveva 68 anni.
In Italia nessuno come Massimo Pavarini ha indagato, compreso e spiegato cosa sia il sistema penale e penitenziario «in action».
Alla felice intuizione sua e di Dario Melossi — allora giovani studiosi del gruppo che, intorno ai maestri Alessandro Baratta e Franco Bricola, diede vita a «La questione criminale», la rivista della criminologia critica italiana tutt’ora attiva sotto la denominazione di «Studi sulla questione criminale» — dobbiamo – alla metà degli anni Settanta – la scoperta in Italia dell’economia politica della pena proposta da Georg Rushe e Otto Kircheimer nell’ambito dell’attività di ricerca della scuola di Francoforte.