di Patrizio Gonnella, Italia Oggi, 29 maggio 2010
No all’introduzione del crimine di tortura nel codice penale. No al riconoscimento dello status di minoranza linguistica alle comunità rom e sinti presenti in Italia. Sì alla costituzione di una istituzione nazionale indipendente per la promozione e protezione dei diritti umani. Sono queste alcune delle risposte che il Governo italiano darà a Ginevra al Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, il prossimo 9 giugno, in occasione dell’esame periodico universale (Universal periodical review) dell’Italia. Lo scorso 9 febbraio 2010 il Consiglio Onu ha rivolto ben 92 raccomandazioni al Governo italiano sui temi più disparati: dalla giustizia all’infanzia, dalle discriminazioni di genere a quelle razziali, dalla libertà di espressione a quella di informazione.