Familiari a carico
Più facile chiedere le detrazioni
Per i familiari rimasti in patria ci si può far rilasciare e tradurre i documenti in Italia, per quelli che sono qui basta chiedere lo stato di famiglia in Comune. La circolare
Quest'anno è più facile per i lavoratori extraue certificare che hanno familiari a carico nei paesi d'origine e chiedere quindi le detrazioni dall'Irpef. La Finanziaria 2007 ha infatti introdotto delle novità, illustrate in una
recente circolare dell'Agenzia delle Entrate:
Per attestare lo status di familiare a carico si possono presentare:
"a) documentazione originale prodotta dall'autorità consolare del Paese d'origine, con traduzione in lingua italiana e asseverazione da parte del prefetto competente per territorio;
b) documentazione con apposizione dell'apostille, per i soggetti che provengono dai Paesi che hanno sottoscritto la Convenzione dell'Aja del 5 ottobre 1961;
c) documentazione validamente formata dal Paese d'origine, ai sensi della normativa ivi vigente, tradotta in italiano e asseverata come conforme all'originale dal consolato italiano del Paese d'origine
[questa era l'unica strada percorribile fino all'anno scorso n.d.r.]".
Questi documenti vanno presentati solo la prima volta che si chiede la detrazione, negli anni successivi basta infatti una dichiarazione "che confermi il perdurare della situazione". Bisognerà però ripresentare i documenti se ci sono state delle variazioni e quindi c'è bisogno di un aggiornamento.
E per chi ha i figli in Italia? L'iter è ancora più semplice. Secondo l'Agenzia delle Entrate, "è sufficiente, al fine di documentare il legame familiare, la certificazione dello stato di famiglia rilasciato dagli uffici comunali dal quale risulti l'iscrizione degli stessi nelle anagrafi della popolazione".
Agenzia delle Entrate. Circolare n.15/e OGGETTO:Legge finanziaria per il 2007 – Modifiche all’imposta sul reddito delle persone fisiche.
Elvio Pasca