Carte di soggiorno, il boom dell'Emilia
Cresce l'immigrazione in Emilia Romagna, soprattutto dai paesi dell'Europa orientale. Sono 289mila circa (al primo gennaio 2006) gli extracomunitari residenti, secondo i dati dell'Osservatorio regionale sull'immigrazione. In forte aumento il numero di stranieri provenienti da Romania, Ucraina e Albania. Si tratta comunque di un'immigrazione sempre più stabile: il 25 per cento degli immigrati che vivono in Emilia Romagna hanno infatti la carta di soggiorno (sono 65.000), ottenuta dopo cinque anni
BOLOGNA - L'immigrazione continua a crescere in Emilia-Romagna: al 1 gennaio 2006 sono 289.013 gli extracomunitari residenti che rappresentano il 12,5% della forza lavoro e il 9,5% degli iscritti alle scuole dell'obbligo. Sono i dati più significativi del settimo rapporto dell'osservatorio regionale sul fenomeno migratorio dell'Emilia-Romagna.
Negli ultimi anni si conferma il boom dell'Europa orientale: il numero di immigrati provenienti da Ucraina, Romania e Albania è cresciuto rispettivamente del 1500, 500 e 170% nel periodo compreso tra il 2001 ed il 2006. Trend di crescita anche per i Paesi asiatici e africani, in primo luogo Cina, Marocco e Tunisia, seppure a ritmi più ridotti che nel passato. Sui 289.013 residenti al primo gennaio 2006, oltre 65.000 (circa il 25% del totale) dispongono già della Carta di soggiorno ottenuta dopo cinque anni di residenza. La comunità più numerosa rimane comunque quella marocchina (50mila); seguono gli albanesi (39.860). Poi, molto distaccati, i romeni (18.710), i tunisini (17.811) seguiti dai cinesi, che sono già poco meno di 15mila, e dagli ucraini (12.361).
Nel 2005 i lavoratori dipendenti stranieri extracomunitari sono il 12,5% del totale degli occupati in Emilia-Romagna. Nel campo dell'istruzione, alla crescita nelle scuole dell'obbligo (che hanno fatto registrare un vero e proprio boom negli ultimi anni toccando il 9,5%) corrispondono anche dati non trascurabili per i nidi d'infanzia (7% del totale) e per l'università (4% del totale).
"L'immigrazione continua a crescere - ha commentato l'assessore alle Politiche sociali e immigrazione Anna Maria Dapporto - e così succederà nel futuro. L'incidenza dei cittadini stranieri come utenti dei servizi sta raggiungendo percentuali ragguardevoli, decisive quindi risultano le modalità di accesso attraverso la mediazione culturale, uno degli strumenti principali per attuare politiche di accoglienza e integrazione. E' un trend che ci pone di fronte alla necessità di sviluppare una formazione specifica per gli operatori della pubblica amministrazione, sempre più spesso di fronte questo tipo di utenza".