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Milano, dopo gli incidenti le polemiche. Moratti: "Non tolleriamo le zone franche", La Repubblica, 12/04/07

Il sindaco: "Saremo intransigenti, ma continueremo a essere anche accoglienti"
Critiche dai consiglieri comunali dell'Ulivo e da Rifondazione comunista

Milano, dopo gli incidenti le polemiche
Moratti: "Non tolleriamo zone franche"

E Calderoli alza di nuovo i toni sul tema dell'immigrazione
"Questa è stata la loro prima rivolta, tra poco comanderanno loro"

MILANO - Gli incidenti nella Chinatown del capoluogo lombardo diventano un'ennesima occasione di polemica politica. E se il sindaco Letizia Moratti ha spiegato che non intende "tollerare di avere zone franche in città", se il centrosinistra meneghino ha accusato il primo cittadino di non aver saputo gestire il problema, il leghista Roberto Calderoli è tornato ad agitare il "pericolo" extracomunitari: "Tra poco comanderanno loro", ha commentato.

In una conferenza stampa indetta insieme al suo vice Riccardo De Corato, il sindaco ha duramente commentato l'accaduto: "Non è possibile - ha detto che nella nostra città per una violazione di un articolo del codice della strada nascano questi incidenti". Poi, spiegando la nuova politica di rigore nella zona di Paolo Sarpi, ha ribadito l'amministrazione comunale proseguirà nel far rispettare le leggi, in particolare quelle relative al carico e allo scarico delle merci. Allo studio c'è anche una possibile "delocalizzazione" della comunità cinese.

Alla domanda su che cosa sta accadendo a Milano dopo che in questi giorni sono circolate le ronde leghiste, poi sono state organizzate manifestazioni contro i rom e altre sono annunciate per i prossimi giorni, il sindaco ha replicato: "Vogliamo fare rispettare le regole che non venivano fatte rispettare. Per farlo stiamo percorrendo una strada che può sembrare non facile. Da una parte percorriamo quella dell'intransigenza e del rispetto, dall'altra quella dell'accoglienza".
Il centrosinistra, invece, ha attaccato il sindaco. Il gruppo dell'Ulivo in Consiglio comunale ha sottolineato che "la rivolta dei cinesi è il tragico fallimento della gestione delle problematiche del quartiere fatta in questi anni". Il gruppo consiliare ha espresso anche "solidarietà ai vigili e alle forze dell'ordine per gli scontri di oggi".

Diversa la posizione di Rifondazione comunista. "Le immagini di violenza della polizia di Stato contro i cittadini cinesi sono diretta conseguenza delle manifestazioni per la 'sicurezza' organizzate dalla Sindaca Letizia Moratti e con la partecipazione di Silvio Berlusconi": queste le parole di Michele De Palma, responsabile movimenti della segreteria nazionale del Prc.

Commenti che hanno provocato una dura reazione da parte di uno dei leader nazionali di An, Gianni Alemanno: "Le dichiarazioni di esponenti della sinistra sugli incidenti di Milano - ha attaccato - hanno il sapore di un'apologia di reato. Prendere infatti le difese degli immigrati cinesi che hanno aggredito e ferito vigili urbani di Milano dando come giustificazione una presunta politica repressiva del sindaco Moratti significa non aver capito nulla".

Quanto alla Lega, Roberto Calderoli ha utilizzato i tafferugli di oggi per rilanciare le proprie opinioni in tema di immigrazione: "Oggi - ha dichiarato - abbiamo assistito alla prima vera rivolta da parte di extracomunitari: se si va avanti così tra poco a casa nostra comanderanno loro e si faranno le leggi che vogliono: e "qualcuno - aggiunge - pensa pure di dargli il voto!". Calderoli ha poi attaccato il governo, reo di aver "aggirato e sventrato" la legge Bossi-Fini.