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Rapporto Ires-Fillea: boom degli stranieri nell'edilizia, programmaintegra.it, 05/06/07

 

Rapporto Ires-Fillea: boom degli stranieri nell'edilizia
Il II Rapporto Ires-Fillea, presentato alla IV Conferenza nazionale dei lavoratori stranieri organizzata a Roma il 4 giugno scorso dalla Fillea- Cgil, affronta la realtà de “I lavoratori stranieri nel settore edile”. 406mila i lavoratori stranieri impiegati nell'edilizia italiana, pari al 21,2% del totale e di loro almeno 90mila lavorano in nero.


Il II Rapporto Ires - Fillea fotografa l'attuale realtà lavorativa degli stranieri nell'edilizia italiana rilevando che nelle aree metropolitane la loro presenza arriva al 50% della forza lavoro complessivamente impiegata, che in alcune realtà raggiunge l'80%.
Le cifre sono confermate dalle Casse edili che segnano per il 2007 un aumento esponenziale - del 400% - delle registrazioni di nuovi lavoratori stranieri, che in numeri ammontano a 175mila sui 625mila nuovi iscritti (pari al 28% del totale).
La Lombardia è la regione nella quale in edilizia  si ricorre maggiormente a manodopera straniera (84mila presenze immigrate), seguita da Veneto (46mila), Lazio (32mila) e Emilia (32mila).
La crescita occupazionale di forza lavoro straniera non va invece di pari passo con una maggior sicurezza nei cantieri e l'anno scorso si è registrato un aumento del 46%  di incidenti mortali sul lavoro di cittadini stranieri: 42 le morti bianche, 7 in più di quelle verificatesi nel 2005, con il Veneto in cima alla lista (con 9 decessi), seguito da Lombardia (8) ed Emilia (7 morti). E a farne le spese soprattutto giovani tra i 26 e i 35 anni costretti a lavorare in situazioni di grave disagio e spesso nell'assoluta mancanza del rispetto delle norme minime di sicurezza.
I dati descrivono ancora la presenza di lavoratori di serie a e serie b, con disparità di trattamento economico e di inquadramento lavorativo a seconda della cittadinanza.
Sul versante retributivo, gli stipendi dei lavoratori stranieri sono di norma più bassi di quelli dei colleghi italiani - fino al 24% - anche a seguito della regolarizzazione disposta dal Governo Berlusconi nel 2002 che ha prodotto la più ampia sanatoria ed emersione dal lavoro nero di cittadini extracomunitari mai avutasi prima  in Italia. 
Infine tra gli operai specializzati, che ammontano al 30% dei lavoratori impiegati nel settore edile, soltanto il 9% di loro è un cittadino straniero.