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Un provvedimento propagandistico che non ha alcun fondamento normativo, Liberazione 31/08/07

di A.Ronchi e G.Santoro
L'ordinanza del sindaco di Firenze non tende a tutelare la tranquillità dei cittadini
Politicamente inaccettabile l'ordinanza del Comune di Firenze. Nel testo non si accenna minimamente al racket dei lavavetri. Oggetto esclusivo dell'ordinanza è il contrasto all'esercizio del "mestiere girovago di lavavetri" in quanto attività pericolosa. Come a dire, facciamo di tutta un'erba un fascio, mettiamo al bando tutti i lavavetri per colpire quella stretta minoranza che agisce in maniera petulante, talvolta arrogante. Fa niente che i lavavetri ‘perbene' non possano più guadagnare le loro oneste 15 euro al giorno per 10 ore di lavoro sotto lo schioppo del sole. Fa niente che, come ha ricordato il ministro Ferrero, gli interessati si ritroveranno senza la possibilità di guadagnarsi da mangiare senza delinquere. L'importante è assecondare l'opinione pubblica con ricette alla Sarkozy. Poi, per accontentare quell'eterna minoranza di sinistra che difende sempre i diritti degli ultimi, la giunta fiorentina si è inventata che l'ordinanza va a colpire anche il racket che normalmente accompagna queste attività. Ma nell'ordinanza nessun cenno viene fatto a tale fenomeno. Insomma, un provvedimento che colpisce i più deboli e che solo apparentemente renderà più tranquillità ai cittadini. Un provvedimento propagandistico che non ha, vieppiù, alcun fondamento normativo. In una nota del comune di Firenze si legge: il Sindaco ha "emanato il  provvedimento in questione in forza del disposto di cui  all'articolo 54 comma 2 del testo unico degli Enti locali" a mente del quale "Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei princìpi generali dell'ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini."
Risulta facile asserire che nel caso di specie non esistono i presunti gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini e ciò è affermato chiaramente nei motivi dell'atto dove si fa riferimento a indeterminati "episodi di molestie" (non verificate e mai denunciate da alcuno) relative a presunti abusi posti in essere da alcuni lavavetri. Vieppiù. Tra i principi generali del nostro ordinamento vi è la basilare regola per la quale la norma penale sanziona i fatti, proporzionalmente alla loro gravità, secondo le individuali responsabilità. In realtà l'ordinanza del sindaco di Firenze non tende a tutelare la tranquillità dei cittadini ma usa una norma "in bianco" per colpire una categoria sociale ben determinata, indipendentemente dalle condotte dei singoli. Seguendo questa china sarà sempre più evidente l'accanimento delle amministrazioni locali sugli "ultimi", oggi lavavetri, migranti, rom, senza fissa dimora, etc. e domani precari, indigenti e malati
*Commissione giustizia PRC Bologna, **Associazione Antigone