Desi Bruno, Garante dei diritti delle persone private della liberta' personale del Comune di Bologna, accompagnata dal viceprefetto Matteo Piantedosi della prefettura della città, hanno effettuato in mattinata un sopralluogo per verificare lo stato dei lavori di ristrutturazione, attualmente in corso, del Centro di permanenenza temporanea sito in Via Mattei e che renderanno il Cpt un po' meno simile ad un carcere. Infatti, sarà migliorato il "comfort" della struttura e dal lato della sicurezza saranno predisposte nuove misure contro i tentativi di fuga. In particolare reticolati e filo spinato spariranno in modo definitivo, al loro posto, contro le evasioni, verranno utilizzati pannelli di plexiglas.
Nell'evidenziare la positività di questi interventi, che dovrebbero essere terminati entro la fine dell'anno, il garante del comune Desi Bruno ritiene che "le cose miglioreranno molto rispetto alla situazione attuale, e che la ristrutturazione del Centro è da valutarsi comunque come elemento positivo per le persone che vengono trattenute; evidenzia la scelta ministeriale di non chiudere il Centro di Bologna", come la stessa Garante aveva auspicato, "ma di intervenire sugli aspetti che più marcatamente richiamano il carattere detentivo della permanenza".
Al Cpt, intanto, continua il lavoro dello sportello informativo e quello di aiuto psicologico, oltre alle attività per rendere meno gravosa la permanenza. E' stato anche emanato il nuovo regolamento del Centro che, anticipando alcuni aspetti del disegno di legge sull'immigrazione Amato-Ferero, "amplia i contatti tra il Cpt e l'esterno, ha detto la Bruno, favorendo la presenza di associazioni, di rappresentanti delle istituzioni e della stampa".