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Sicurezza, governo battuto due volte. La maggioranza: "Ma l'accordo c'è", La Repubblica, 05/12/07

L'esecutivo va sotto su una richiesta di sospensiva: 156 a 154
Poi il nuovo colpo sulle modalità di voto di un emendamento

Sicurezza, governo battuto due volte. La maggioranza: "Ma l'accordo c'è"

Ok agli immigrati ma con redditi certificati

ROMA - Doppia bocciatura del governo al Senato. Stamattina l'esecutivo, mentre si esaminava il decreto sicurezza, è andato sotto due volte. E così la maggioranza è corsa ai ripari fissando un vertice. Al cui termine la capogruppo del Pd Anna Finocchiaro spiega: "L'accordo nella maggioranza c'è. Voteremo tutti gli emendamenti sui quali c'è il parere favorevole del governo". Nessun fiducia, dunque: "Non siamo intenzionati a metterla" dice il ministro Vannino Chiti.

La prima bocciatura.
Il primo passo falso della maggioranza arriva sulla richiesta di sospendere l'esame del decreto legge sulla sicurezza per farlo ritornare in commissione per una valutazione più attenta sulla questione dei Cpt. L'opposizione ha chiesto invece di proseguire i lavori. Richiesta accolta con 156 no alla sospensione contro 154 sì dell'Unione. I due voti mancanti sono quelli dei senatori Willer Bordon e Sergio Zavoli. Bordon perchè, secondo quanto si è appreso, era andato a concludere un articolo che stava scrivendo. E Zavoli, sempre secondo quanto si apprende, perchè più banalmente era dovuto andare alla toilette. Soddisfatta l'opposizione: "Abbiamo assistito ad una debacle totale del centrosinistra" afferma Roberto Castelli, presidente dei senatori leghisti. E nel pomeriggio, dopo il vertice, la maggioranza decide di non modificare gli emendamenti, in particolare quello che riguarda i luoghi dove custodire gli immigrati da espellere.

L'Unione contro i pianisti.
La nuova sconfitta per il governo, invece, si è registrata su un emendamento dell'opposizione che l'opposizione ha chiesto di votare per parti separate. Per la seconda volta il governo è andato sotto su una questione procedurale. E dall'Unione arriva la protesta perché si sono registrati 3 voti venuti da senatori della Cdl assenti. Insomma saremo di fronte al solito fenomeno dei 'pianisti'. I tre sarebbero Altero Matteoli, capogruppo di An, Valerio Carrara di Forza Italia e un altro forzista: Vincenzo Barba. Replica il leghista Roberto Calderoli: "Io non farò i nomi perchè il voto è personale ma ho visto due esponenti dell'Unione votare in modo favorevole alla nostra richiesta di voto per parti separate". In effetti un senatore della maggioranza, Domenico Fisichella del gruppo Misto ha votato con l'opposizione. Tra i senatori a vita l'unica presenza quella di Rita Levi Montalcini.

Immigrati con redditi.
Sì agli immigrati comunitari, ma oltre alle risorse economiche sufficienti dovranno anche dimostrare che esse derivano da "fonti lecite e dimostrabili". E' il risultato della votazione dell'aula, che si è espressa con una maggioranza plebiscitaria nella votazione per parti separate di tre emendamenti, due dell'opposizione e uno del governo.