Comitato anti-tortura: Italia vigilata speciale
Nel corso del 2008 il «Comitato europeo per la prevenzione della tortura» (Cpt) tornerà a visitare il nostro paese. L'ultima volta fu nel 2004, in piena era Berlusconi e dopo la «macelleria messicana» di Genova. Le ispezioni del Cpt, l'unico organismo internazionale in tema di diritti umani guidato da un italiano, Mauro Palma, sono uno strumento prezioso e unico per prevenire i «trattamenti inumani e degradanti» e la tortura nei 47 paesi del Consiglio d'Europa, dal Pacifico all'Atlantico, dalla Cecenia all'Islanda. Gli ispettori europei possono controllare senza preavviso qualsiasi luogo di privazione della libertà: dai commissariati alle carceri, dai manicomi ai centri di permanenza temporanea.
I risultati integrali delle due ultime visite effettuate in Italia dal Comitato, completi delle risposte del governo, sono stati appena raccolti e tradotti in italiano in un bel libro: «Diritti e castigo» (a cura di Susanna Marietti e Gennaro Santoro, Carta IntraMoenia, 10 euro) edito in collaborazione con il settimanale Carta, l'associazione Antigone e l'area Nuovi Diritti di Rifondazione comunista. Il volume contiene saggi inediti di Zygmunt Bauman, Loic Wacquant e Mauro Palma.
Il sito del comitato (www.cpt.coe.int) avverte come sempre : «Chiunque sia a conoscenza di violazioni dei diritti delle persone private della libertà può chiedere l'assistenza del Comitato portandole alla sua attenzione». L'Italia è avvisata