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Unione Europea - Al via i permessi di soggiorno biometrici, meltingpot.org, 12/05/08

Unione Europea - Al via i permessi di soggiorno biometrici

Entra in vigore dal 19 maggio il nuovo regolamento comunitario (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Comunita’ europea il 29 aprile) che innova il modello di permesso di soggiorno per i cittadini extracomunitari in vigore in tutti i Paesi membri, con il quale e’ consentita la libera circolazione in ambito Ue. In sostanza i futuri permessi diventano ’biometrici’, ovvero dovranno riportare i rilievi dei tratti caratteristici del viso, non camuffabili, e impronte del titolare, anche dei minori sopra i sei anni di eta’, il tutto grazie ad un microchip che dovra’ contenere le impronte di due dita e una ’fotografia’ del volto dell’intestatario, con l’obiettivo di ridurre i rischi di contraffazione del documento e quindi contrastare l’immigrazione clandestina e il soggiorno irregolare. La normativa aggiorna quella in vigore che aveva introdotto il permesso di soggiorno elettronico, dovrebbe consentire una piu’ efficace condivisione di informazioni sui visti tra i Paesi Ue nell’ambito del sistema Schengen e ricalca, in materia di rilievi biometrici, le caratteristiche del modello di passaporto in adozione da parte delle nazioni dell’Unione.

Il nuovo permesso di soggiorno dovra’ essere distinto dal documento di identita’, ed il suo modello e’ ’elastico’, nel senso che se la Ue indica il minimo degli elementi biometrici che dovra’ contenere non ne indica pero’ il massimo e quindi i governi nazionali avranno la possibilita’ di inserire anche altri dati, aggiuntivi, nel microchip.

In Italia foto del titolare, altezza e impronte delle dieci dita, ma non per i bambini, sono gia’ fra i dati che figurano nei permessi di soggiorno elettronici assegnati dal 1 gennaio 2007, realizzati dalla Zecca dello Stato. I dati biometrici da inserire sono quelli che consentono l’identificazione inequivoca di un soggetto, come ad esempio la distanza fra gli occhi, dati che consentono fra l’altro il ’riconoscimento’ di un volto attraverso specifici software.

Fra gli effetti collaterali del nuovo regolamento il probabile allungamento dei tempi di concessione materiale del documento. Quanto al capitolo privacy, il nuovo regolamento consente agli Stati di immagazzinare ed utilizzare i dati del permesso di soggiorno anche per servizi telematici come l’accesso on-line a prestazioni della pubblica amministrazione, purche’ trasferiti in un diverso microchip.

Fonte:ADUC