«È la buona notizia della giornata», ha dichiarato il ministro dell’Interno Maroni nell’apprendere che a Strasburgo il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria, ha approvato la direttiva sul rimpatrio degli stranieri irregolarmente presenti sul territorio. Tale provvedimento, ha spiegato Maroni, «contiene delle norme che noi abbiamo anticipato nel decreto, come l'innalzamento dei mesi di detenzione nei Cpt e norme più stringenti e più controlli per i rimpatri». «Chiederò l'immediato recepimento», ha detto.
Il testo approvato oggi con 369 voti favorevoli, 197 contrari e 106 astensioni, si legge nel comunicato stampa del Parlamento europeo, è il risultato di un compromesso negoziato con il Consiglio e rappresenta una tappa importante per la costruzione di una politica comune sull'immigrazione.
Le norme e le procedure introdotte sono state adottate nel rispetto dei diritti fondamentali e del diritto internazionale, tenendo conto degli obblighi in materia di protezione dei rifugiati e di diritti umani.
Gli Stati membri dovranno conformarsi alla direttiva entro 24 mesi dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ma restano liberi di applicare misure più favorevoli.