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Sì alla carta di soggiorno in 5 anni, stranierinitalia.it, 25/10/06

Camera
Sì alla carta di soggiorno in 5 anni
Parere favorevole di Montecitorio sul decreto del governo dedicato ai "soggiornanti di lungo periodo". Si attende quello del Senato

 ROMA - Via libera di Montecitorio alla nuove regole sulla carta di soggiorno. La Commissione affari costituzionali della Camera ha espresso ieri parere favorevole sul decreto legislativo varato questa estate dal governo che abbassa da 6 a 5 anni il periodo di residenza regolare necessario per richiederla è dà più diritti ai titolari di questo ambito permesso "a tempo indeterminato".

Il decreto recepisce, in ritardo, una direttiva europea (2003/109/CE) dedicata allo status dei cittadini di paesi terzi "soggiornanti di lungo periodo", uno status che possono acquistare i cittadini extracomunitari che soggiornano regolarmente in un Paese membro da almeno 5 anni, venendo equiparati per molti versi ai cittadini degli stati Ue.

Tra i benefici principali ci sono appunto il rilascio di un "permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo" (come verrà chiamata la nuova carta di soggiorno) e la possibilità di spostarsi liberamente, anche per lavorare, in tutti i Paesi dell' Unione che hanno recepito la direttiva. Anche chi ha ottenuto questo tipo di permesso in una altro Paese Ue potrà venire a lavorare in Italia.

Come già previsto dall'attuale normativa, per chiedere la nuova carta di soggiorno bisognerà dimostrare di percepire un reddito non inferiore all´assegno sociale annuo. Chi presenta la richiesta anche per i familiari, dovrà dimostrare l'idoneità dell'alloggio in cui vivono, in base ai parametri minimi previsti dalla legge regionale per l´edilizia residenziale pubblica o ai requisiti igienico-sanitari accertati dalla Asl competente per territorio. La carta non verrà rilasciata ai cittadini stranieri ritenuti pericolosi per l´ordine e la sicurezza pubblica.

Il parere positivo della Camera è accompagnato da un' osservazione del relatore Alessandro Naccarato (Ulivo) su quest'ultimo passaggio del decreto. La Commissione chiede infatti di valutare in maniera più ampia la pericolosità dell'immigrato, a prescindere dalla sua appartenenza alle categorie persone che la legge ritiene pericolose per la sicurezza e la moralità pubblica oppure all'affiliazione ad associazioni di tipo mafioso, nonché all'irrogazione di condanne per determinate tipologie di reati, come invece prevede il testo del governo.

"Si tratta di un provvedimento molto importante - sottolinea Naccarato - che consente al nostro ordinamento di allinearsi agli altri paesi europei. Anche l'Italia così riconosce a chi ha scelto di vivere e lavorare stabilmente nel nostro Paese maggiori diritti e possibilità di integrazione". Ora si attende il parere del Senato, che dovrebbe esprimersi in questi giorni.

Scarica

Schema di decreto legislativo recante recepimento della direttiva 2003/109/CE del Consiglio, del 25 novembre 2003, relativa allo status dei cittadini dei Paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo


Il parere favorevole con osservazioni della I Commissione della Camera