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La Lega: test e classi di inserimento temporaneo per gli studenti stranieri, stranierinitalia.it, 07/11/06

Proposta di legge
La Lega: test e classi di inserimento temporaneo per gli studenti stranieri
"L'elevata presenza di alunni stranieri nelle classi scolastiche determina difficoltà oggettive di insegnamento per i docenti e di apprendimento per gli studenti" 

 

ROMA - "Istituire delle classi di inserimento temporaneo per gli studenti stranieri, al fine di rendere il loro primo ingresso nella scuola italiana adeguatamente organizzato per rispondere alle specifiche esigenze di apprendimento, della lingua e degli insegnamenti fondamentali del programma scolastico previsto".

Questa, in sintesi, la proposta di legge della Lega sulle "Disposizioni in materia di accesso alla scuola degli studenti stranieri" presentata lo scorso 21 settembre ed assegnata il 24 ottobre alla commissione VII Cultura della Camera.

La proposta di legge leghista prevede che l'accesso di studenti stranieri alle istituzioni scolastiche e formative sia subordinato al superamento di test e di prove, disciplinati dalle regioni nell'esercizio della propria potestà legislativa, finalizzati a valutare la conoscenza della lingua italiana e dei principali fondamenti delle discipline proposte. Gli studenti stranieri che non superano i test e le prove del primo ingresso nella scuola italiana sono affidati alle classi di inserimento temporaneo, con l'obbligo di frequenza per almeno due anni.
Durante la frequenza delle classi di inserimento temporaneo sono impartiti corsi per l'apprendimento della lingua italiana e gli insegnamenti di base previsti dai vigenti programmi scolastici.

Secondo i deputati firmatari della proposta, "l'elevata presenza di alunni stranieri nelle classi scolastiche determina difficoltà oggettive di insegnamento per i docenti e di apprendimento per gli studenti. Le difficoltà nell'uso della lingua italiana risultano in primis un ostacolo per gli studenti stranieri che devono affrontare lo studio degli insegnamenti previsti nei programmi scolastici, e per gli alunni italiani che assistono a una riduzione dell'offerta didattica".

"Lo studente straniero - spiegano i leghisti - nella quasi totalità dei casi ha bisogno di specifici corsi di apprendimento della lingua italiana, altrimenti l'impatto con la classe può risultare ostico e il lavoro che in essa viene svolto eccessivamente ridotto e penalizzante per gli studenti italiani".