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Decreto flussi-bis, il testo è alla Corte dei Conti, stranierinitalia.it, 08/11/06

Decreto flussi-bis
Il testo è alla Corte dei Conti
Controllo di legittimità per la registrazione. Poi sarà pronto per arrivare in Gazzetta Ufficiale 

 

Si avvicina la pubblicazione del decreto flussi bis. Il testo è arrivato ieri alla Corte dei Conti ed entro un paio di settimane dovrebbe essere nero su bianco in Gazzetta Ufficiale.

Siamo agli sgoccioli di un percorso iniziato il 21 luglio scorso, quando il governo, per assorbire le domande presentate fino a quel giorno eccedenti il primo decreto flussi da 170mila ingressi, ha licenziato un testo che ne autorizza altri 350mila.

Si è passati quindi al giro di consultazioni previsto per ogni decreto flussi, scandito dai pareri favorevoli della Conferenza Unificata (3 agosto), della Camera (3 ottobre) e infine del Senato (12 ottobre). Il testo è quindi tornato alla presidenza del Consiglio, che l'ha firmato e girato alla Corte dei Conti per il controllo di legittimità e la successiva registrazione. In genere quest'ultimo passaggio dura una decina di giorni, poi ne passa qualche altro prima che il decreto arrivi in Gazzetta.

"È ammessa per l'anno 2006 - recita il primo articolo del decreto - un'ulteriore quota massima di 350.000 ingressi" per "motivi di lavoro subordinato non stagionale di cittadini extracomunitari residenti all'estero". Queste quote possono però essere rilasciate solo "sulla base delle domande di nulla osta al lavoro che, a seguito di verifica delle condizioni di ammissibilità, risultino regolarmente presentate dai datori di lavoro entro la data del 21 luglio 2006".

Anche se il decreto specifica che nell'attribuzione delle quote si darà la precedenza ai lavoratori di origine italiana e a quelli provenienti da Paesi che hanno sottoscritto accordi di collaborazione con l'Italia di fatto autorizza abbastanza ingressi per assorbire tutte le domande presentate entro il 21 luglio che rispettano i requisiti per l'assunzione previsti dalla legge sull'immigrazione. Anzi, avanzeranno anche degli ingressi che, come è già successo in passato, potrebbero essere redistribuiti tra chi ha presentato domanda in ritardo.