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Il visto per turismo passa a 60 euro, Metropoli, 03/01/07

Il visto per turismo
passa a 60 euro

Dal primo gennaio 2007, un visto turistico per un paese Schengen costa 60 euro (prima ne bastavano 35). L'aumento, deciso a fine aprile, serve a finanziare il nuovo sistema centralizzato di registrazione dei dati: i visti del futuro conterranno i dati del titolare in formato elettronico. L'aumento colpisce chi entra in area Schengen per visite brevi (trovare i familiari, cure mediche ecc.) o chi utilizza il turismo come scorciatoia per l'ingresso. Il costo dei visti di durata superiore a tre mesi continuerà ad essere fissato dai singoli Paesi

Dal primo gennaio 2007, il visto d'ingresso di durata inferiore ai tre mesi per qualsiasi Paese dell'area Schengen costa 60 euro (fino al 31 dicembre 2006 ne bastavano 35). L'aumento è stato deciso a fine aprile dai ministri degli Interni dell'Unione europea.

Il rincaro servirà a finanziare la trasformazione elettronica dei visti, che in futuro saranno forniti dei “dati biometrici”: cioè conterranno una foto e le impronte digitali del titolare del visto in un chip che sarà applicato al documento. Questi elementi di riconoscimento saranno leggibili dai computer delle autorità di tutta Europa e saranno raccolti in una nuova banca dati comune.

Di fatto l'aumento diventato effettivo tre giorni fa colpisce i turisti originari di Paesi extra Ue, ma anche tantissime persone che periodicamente vengono a trovare i parenti immigrati in Italia. Colpiti anche i cosiddetti “overstayers”, cioè le migliaia di persone che entrano nell'Unione con un visto turistico ma poi si trattengono oltre la scadenza in modo irregolare. Invece il prezzo dei visti richiesti per soggiorni di durata superiore a tre mesi (i cosiddetti “visti nazionali”, che consentono l'ingresso regolare ad esempio per famiglia o lavoro) continua ad essere fissato dai singoli Stati europei. Al momento un “visto nazionale” per l'Italia costa 50 euro.

La proposta di alzare il costo dei documenti era stata avanzata dalla Francia. Dopo la sua approvazione, il ministro di Parigi, Christian Estrosy, ha espresso la sua "immensa soddisfazione" per l'appoggio ricevuto dai colleghi, spiegando che "il passaggio ai dati biometrici ha un costo non trascurabile".

Su richiesta di alcuni governi sono state inserite delle eccezioni: per esempio il visto sarà gratis per i bambini di età inferiore ai 6 anni, per gli studenti e i loro eventuali accompagnatori e per i ricercatori impegnati nel loro lavoro in Europa. Inoltre una serie di paesi potranno beneficiare di tariffe ridotte se accetteranno di firmare un accordo con l'Europa sulla riammissione degli immigrati clandestini diretti verso l'Ue che transitano nel loro territorio.

Si tratta degli stati in via di adesione all'Unione, come la Turchia, di quelli con prospettive europee, come i Paesi balcanici, e di quelli che hanno firmato accordi di vicinato con l'Europa, come Algeria, Armenia, Azerbajan, Bielorussia, Egitto, Georgia, Israele, Giordania, Libano, Libia, Moldova, Marocco, Siria, Tunisia, Ucraina e Autorità palestinese. Dal 2007 lo spazio Schengen comprende tutti i paesi dell'Unione europea ad eccezione di Gran Bretagna e Irlanda, più la Norvegia e l'Islanda.