430 eritrei a rischio Amnesty protesta Sono 430 persone, tutti eritrei, tra di loro ci sono almeno 50 donne e bambini. Ora la Libia avrebbe deciso il loro rimpatrio, e per questo Amnesty International ha lanciato una campagna internazionale per bloccare un'espulsione che sarebbe illegale, visto che gli eritrei hanno diritto a ricevere una protezione umanitaria. Secondo le informazioni ricevute da Amnesty, circa 130 di queste persone sono detenute in un centro di detenzione ad al-Marj, a mille chilometri di distanza dalla capitale Tripoli. Mentre il resto del gruppo, 300 persone, si troverebbero nel centro di Misratah, a 200 chilometri dalla capitale. La maggior parte di loro sono persone in fuga per evitare il servizio militare obbligatorio (per gli uomini e le donne dai 18 ai 40 anni), visto che l'obiezione di coscienza non è riconosciuta in Eritrea, e in ogni caso i coscritti possono essere costretti a rimanere nell'esercito per un periodo indefinito. Non sarebbe la prima volta che la Libia - violando la convenzione per i diritti civili e politici dell'Unione africana - deporta eritrei. E' già successo nel 2004 e nel 2006. Amnesty invita a spedire appelli alle istituzioni libiche. Info su www.amnesty.org.