Assunzioni stagionali, le domande da lunedì
Dal 12 marzo si potrà fare domanda per assumere lavoratori stagionali extracomunitari. Il "Decreto flussi" che fissa il tetto di 80.000 ingressi per i lavoratori delle campagne e del turismo sarà pubblicato proprio lunedì in Gazzetta ufficiale. Più ampie rispetto all'anno scorso le quote assegnate alle Regioni del Sud: una decisione voluta dal governo per combattere la piaga del lavoro nero nelle campagne. Ecco i moduli per fare domanda
ROMA - Da lunedì 12 marzo si potrà fare domanda per assumere lavoratori stranieri stagionali. Il Decreto che fissa il tetto massimo di 80.000 ingressi per il lavoro nelle campagne, nel turismo e negli alberghi sarà pubblicato proprio lunedì sulla Gazzetta ufficiale. È stato anticipato rispetto al Decreto flussi per i lavoratori subordinati (come operai, colf e badanti), che sarà varato probabilmente in giugno, quando gli Sportelli unici avranno finito di esaminare le 500.000 domande del 2006.
Potranno entrare per lavoro stagionale cittadini di 15 Paesi. Alle dieci nazionalità già ammesse l'anno scorso (Serbia, Montenegro, Macedonia, Croazia, Bosnia, Tunisia, Albania, Marocco, Moldavia ed Egitto) ne sono state aggiunte altre cinque particolarmente richieste dalle aziende agricole: India, Bangladesh, Sri Lanka e Ucraina. Infine potranno essere assunti i lavoratori di qualsiasi Paese che sono già entrati per lavoro stagionale nel 2004, 2005 o 2006.
Non si rischia una “corsa alle quote”, perché i posti disponibili sono ampiamente sufficienti: l'anno scorso, il tetto era lo stesso e le quote non furono esaurite. In più quest'anno dal limite di 80.000 restano fuori i cittadini bulgari e romeni che, da neocomunitari, possono essere assunti senza alcun vincolo numerico. Una grande novità è poi l'allargamento delle quote per le regioni del Sud, dove negli anni scorsi il numero bassissimo delle assunzioni autorizzate aveva favorito il mercato nero del lavoro. Il Decreto autorizza anche l'ingresso di 2.000 lavoratori non stagionali purché abbiano seguito nel proprio Paese un corso d'istruzione e formazione organizzato da un ente italiano (articolo 23 della legge Bossi-Fini).
Chi vuole assumere un lavoratore stagionale ha due possibilità. La prima è quella di rivolgersi a un'associazione di categoria (Cia, Coldiretti e Confagricoltura sono le principali per il settore agricolo, Federalberghi per quello turistico). Le associazioni accreditate, infatti, possono compilare on-line le domande dei propri soci e inviarle per via telematica agli Sportelli unici, che le gireranno a questure e a Direzioni provinciali del lavoro per gli ultimi controlli. Questo sistema, introdotto l'anno scorso, permette di non inondare di carta gli uffici e accorcia notevolmente i tempi: i nulla osta dovrebbero essere pronti entro 30 giorni.
L'alternativa è fare domanda su carta, utilizzando il nuovo modulo 07 STAG scaricabile, con le istruzioni per la compilazione, dai siti internet www.interno.it e www.solidarietasociale.gov.it. Bisogna stampare modulo e busta direttamente dal sito (le fotocopie non valgono) e riempirli in stampatello a penna nera o blu. La richiesta va poi spedita per raccomandata al Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione (presso il ministero dell'Interno, piazza del Viminale, 00184 — Roma). Lo stesso ministero si farà carico di controllare le domande e caricarle nel sistema informatico. Quest'anno, anche la Provincia autonoma di Trento ha introdotto il sistema telematico per le richieste di assunzione. Invece per le richieste cartacee bisogna usare i moduli che sono sul sito www.cinformi.it e spedirli alla Provincia autonoma di Trento — Servizio Lavoro, Ufficio mercato del lavoro in via Gilli 4 — 38100, Trento.
Infine, chi vuole assumere un lavoratore che abbia seguito un programma di istruzione nel Paese d'origine deve scaricare (sempre dai siti dei due ministeri) il modulo “B- PS” e spedirlo allo Sportello unico della provincia.
Scarica:
Il modulo 07 STAG
Il modello del frontespizio della busta
L'informativa generale
Le istruzioni per la compilazione
I codici Stato
I codici del tipo di contratto
La lista delle province
Di seguito la suddivisione delle quote fra le Regioni decisa dal ministero della Solidarietà sociale:
Val d'Aosta 200
Piemonte 5.500
Liguria 800
Lombardia 2.000
Veneto 10.500
Trento 3.000
Bolzano 2.000
Friuli Venezia Giulia 1.000
Emilia Romagna 14.000
Toscana 4.000
Umbria 1.000
Marche 1.500
Abruzzo 3.500
Molise 500
Lazio 6.000
Campania 8.000
Calabria 3.000
Puglia 6.000
Basilicata 1.000
Sicilia 3.500
Sardegna 1.000
TOTALE 78.000*
*Altre 2.000 quote saranno assegnate successivamente