Free cookie consent management tool by TermsFeed Policy Generator Stagionali, troppe domande "sospette", Metropoli, 17/04/07

Stagionali, troppe domande "sospette", Metropoli, 17/04/07

Stagionali, troppe domande "sospette"

Il ministero dell'Interno ha avviato una verifica sulle domande arrivate per il decreto flussi per gli stagionali, che per il 2007 stabilisce una quota di 80mila ingressi. Le 20mila domande inviate per via telematica tramite le associazioni di categoria non presentano problemi, mentre la metà delle 16mila richieste inviate manualmente presentano errori di compilazione giudicati sospetti, nel senso che potrebbero esser state presentate al solo scopo di ottenere la ricevuta ed essere in regola in caso di controlli: molte non sono neppure firmate

ROMA - Verifiche e accertamenti sono in corso al Viminale su buona parte delle circa 16mila domande cartacee relative agli immigrati stagionali il cui ingresso è stabilito ogni anno per decreto. Quello di quest'anno e relativo alla programmazione transitoria dei flussi di ingresso, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 12 marzo, stabiliva una quota di 80mila stagionali, a cui si devono aggiungere circa 2mila lavoratori che hanno partecipato a programmi di formazione e di istruzione nel paese di origine.

Secondo quanto si è appreso, nelle quasi 20mila richieste di lavoro stagionale compilate dalle associazioni di categoria per via telematica, non è emerso alcun problema. Ma una buona metà delle circa 16.000 domande inviate manualmente presenta dei difetti di compilazione. In alcuni casi manca la firma del datore di lavoro, in altri è giunta al Viminale una busta con all'interno solo fogli bianchi.

Il sospetto, si fa notare, è che si tratti non di errore ma di un espediente adottato da alcuni datori di lavoro per ottenere la ricevuta - e dunque essere in regola in caso di controlli - e allo stesso tempo trincerarsi dietro le lungaggini burocratiche per giustificare la mancata ricezione del nulla osta ministeriale. "In molti casi si tratterà di errori non voluti - spiegano al ministero - ma è plausibile ritenere che circa il 50 per cento dei moduli difettosi sia stato compilato intenzionalmente in maniera errata.

(ANSA)