Free cookie consent management tool by TermsFeed Policy Generator Carta dei valori riferimento per il Viminale, Metropoli, 18/06/07

Carta dei valori riferimento per il Viminale, Metropoli, 18/06/07

Carta dei valori riferimento per il Viminale

Nei suoi rapporti con gli immigrati

ROMA - Sarà la Carta dei valori a ispirare i rapporti fra il ministero dell'Interno e le comunità straniere. La decisione, resa nota dal ministro Amato al momento della presentazione della Carta alle diverse fedi e confessioni religiose, viene ufficializzata con un decreto pubblicato il 15 giugno sulla Gazzetta ufficiale. Ne dà notizia un comunicato del ministero dell'Interno.

La decisione di elaborare la Carta dei valori, si legge nel comunicato, è stata adottata dal ministro Amato l'anno scorso per “riassumere e rendere espliciti i principi fondamentali del nostro ordinamento che regolano la vita collettiva sia dei cittadini che degli immigrati, cercando di focalizzare i principali problemi legati al tema dell'integrazione. La Carta, redatta secondo i principi della Costituzione italiana e delle principali Carte europee e internazionali dei diritti umani, si sofferma in modo particolare sui problemi che la multiculturalità pone alle società occidentali”.

Il decreto che vara la Carta ha il valore di una direttiva generale per l'amministrazione dell'Interno. Stabilisce che il ministero “si ispira alla Carta dei valori e orienta le relazioni con le comunità di immigrati e religiose al comune rispetto dei principi della Carta stessa, nella prospettiva dell'integrazione e della coesione sociale”. Il decreto istituisce anche un Consiglio scientifico con la medesima composizione del Comitato di cinque esperti che ha elaborato la Carta.

Amato in un secondo decreto definisce le funzioni del Consiglio scientifico, che dovrà:
- occuparsi di diffondere la Carta nella società italiana e nel mondo dell'immigrazione;
- preparare documenti di orientamento per l'integrazione degli immigrati;
- studiare (anche in base alle esperienze di altri Paesi europei) forme e modalità che agevolino l'armonica convivenza delle comunità degli immigrati e religiose.

Il ministro Amato ha sempre ribadito che non si può obbligare nessuno a firmare la Carta. Ma l'impegno per diffonderla all'interno delle diverse comunità è indispensabile per evitare che resti un'iniziativa a senso unico. Per questo il Consiglio scientifico, oltre ai rappresentanti di associazioni che si occupano di immigrazione, incontrerà anche gli esponenti delle diverse confessioni e i componenti della Consulta islamica che, "aderendo alla Carta dei valori, intendano partecipare, nella propria autonomia, alla diffusione e attuazione della Carta".

La Carta dei valori, disponibile oltre che nel testo italiano anche nelle traduzioni ufficiali in inglese, francese e arabo, sta per essere tradotta nelle versioni in lingua spagnola, tedesca, cinese, russa, romena.