ROMA - Il Parlamento si occupi dei rifugiati. In occasione della Giornata mondiale del Rifugiato, che l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) quest'anno ha deciso di dedicare al tema della Speranza, il capo dello Stato Napolitano ha invitato le Camere ad essere compatte sul diritto d'asilo. E il Papa ha lanciato un appello perché a tutti i rifugiati del mondo siano garantiti dai leader mondiali "protezione", "asilo" e "riconoscimento dei loro diritti. Accogliere i rifugiati e dar loro ospitalità è per tutti un doveroso gesto di umana solidarietà - ha detto Ratzinger - per i cristiani è inoltre un modo concreto di manifestare l'amore evangelico".
In Parlamento. In agenda c'è una proposta di legge sul tema, siglata Baio Dossi-Zaccaria. Depositata da tempo, prevede la possibilità di iniziare la procedura di riconoscimento dello status di rifugiato, non solo in Italia ma già nei paesi di transito, tra cui l'Africa. Sono ventidue milioni i rifugiati nel mondo, di cui 2,7 milioni in Europa e 23mila in Italia, con più di 30 nazioni interessate da conflitti di vario tipo.
Il presidente. Napolitano ha detto di guardare "con favore" il fatto che "finalmente il Parlamento italiano rimetta in moto il processo di riforma del diritto di asilo in Italia", e constata "con particolare soddisfazioneche uno dei progetti in discussione è a firma dei rappresentanti della maggioranza e dell'opposizione. Sono, questi, temi sui quali il Parlamento italiano, se vuole onorare le sue tradizioni civili, non può presentarsi diviso".
Napolitano è intervenuto sulla materia con un messaggio inviato al rappresentante regionale dell'Unhcr Walter Irvine e ai partecipanti alla conferenza dedicata al tema dell'intolleranza, esprimendo apprezzamento per gli obiettivi che l'iniziativa si prefigge. ''L'imperativo morale di soccorrere i naufraghi, qualunque sia la motivazione che li ha mossi ad attraversare i nostri mari, non può essere eluso mai e da nessuno. Perciò è giusto rendere omaggio alla Marina Militare e alla Guardia Costiera, che quell'imperativo morale, sancito dal diritto internazionale, hanno sempre onorato e continuano ad onorare. Pertanto al vostro riconoscimento, al vostro plauso desidero unire il mio''.
''Giudico altresì molto opportuna - prosegue Napolitano - la scelta di dedicare, nel 2007, questa 'Giornata mondiale del rifugiato' al rifiuto dell'intolleranza. E' infatti l'intolleranza nella diversità etnica, religiosa, politica, l'intolleranza nei confronti di donne che vogliono maggiore rispetto e uguaglianza che origina tante tragedie collettive e individuali. L'intolleranza è il principale motore che obbliga a richiedere rifugio e asilo. Perciò guardo con favore al fatto che finalmente il Parlamento italiano rimetta in moto il processo di riforma del diritto di asilo''.