Free cookie consent management tool by TermsFeed Policy Generator Permessi di soggiorno per i cittadini immigrati, immigrazione.biz, 17/07/07

Permessi di soggiorno per i cittadini immigrati, immigrazione.biz, 17/07/07

Permessi di soggiorno per i cittadini immigrati

Porre fine ad un'emergenza intollerabile

821.000 richieste di rinnovo del permesso di soggiorno, 281.000 pratiche considerate “anomale”, solo 50 mila permessi elettronici consegnati dall’11 dicembre ad oggi. Queste cifre, che segnalano una situazione di vera emergenza sul fronte migratorio, che Cgil – Cisl –Uil hanno oggi motivato, fra l’altro, il presidio tenuto oggi a Piazza dell’Esquilino a Roma. Al Governo si chiede un segno di “vera discontinuità” con la situazione di empasse che sembra caratterizzare oggi la gestione pubblica del processo migratorio in Italia.

Una delegazione di immigrati di UIL, CGIL e CISL ha poi incontrato il sottosegretario onorevole Marcella Lucidi chiedendo misure urgenti volte a permettere, a chi ha fatto richiesta regolare di rinnovo, di avere in tempi rapidi un documento che gli permetta di lavorare e vivere con tranquillità e di poter uscire dal Paese, senza paura di avere problemi in fase di rientro.

Tra le misure proposte, ad esempio, un timbro di proroga per il permesso scaduto, in attesa dell’arrivo del permesso elettronico ed eventualmente una decretazione d’urgenza in attesa degli auspicabili cambi della legge.

Il Ministero dell’Interno si è impegnato ad emanare a breve una circolare integrativa di tutte le varie questioni poste, in coordinamento con altri Ministeri e di fare una valutazione a breve con le Istituzioni nel territorio per avere il quadro complessivo e un nuovo incontro a fine settembre. CGIL,CISL e UIL incontreranno il Ministro Ferrero venerdì prossimo, sul tema del decreto flussi 2006: ancora oggi decine di migliaia di pratiche sono inevase.

La UIL chiede al Governo più coraggio nell’affrontare questa emergenza, che genera danni ai singoli, alle famiglie e al nostro sistema economico e che colloca il nostro paese in fondo alla classifica sui diritti di cittadinanza.




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