Free cookie consent management tool by TermsFeed Policy Generator Francia - Test del dna per i ricongiungimenti familiari, meltingpot.org, 04/10/07

Francia - Test del dna per i ricongiungimenti familiari, meltingpot.org, 04/10/07

Francia - Test del dna per i ricongiungimenti familiari

Francia - Il senato esamina il progetto di legge sull’immigrazione (targato Brice Hortefeux, votato il 20 settembre dall’Assemblea nazionale) e l’articolo che prevede di imporre dei test dna agli stranieri che richedono il ricongiungimento familiare.
Le associazioni che difendono gli stranieri si sono fortemente opposte a questo progetto di legge mentre alla vigilia della discussione in Senato molte le voci che si sono alzate contro l’articolo sul dna.
L’associaizone Cimade si è detta "scioccata" per "questa intrusione nella vita privata e nell’intimità delle famiglie". Lo stesso organizzazioni come Amnesty International e Médecins du Monde.

In cinque anni il governo francese ha discusso quattro Leggi, molteplici decreti, circolari e decisioni amministrative che restringono a poco a poco i già deboli diritti degli stranieri del paese. In nome di una immigrazione definita "scelta" - per la quale l’essere umano si limita ad essere scelta produttiva - una persona viene divisa dalla propria famiglia che ha sempre maggiori difficoltà a ricongiungersi con chi sta in Francia a causa delle nuove barriere legali e amministrative. Perseguitata nel suo paese d’origine l’accesso all’asilo gli viene reso ogni giorno più difficile. Test di Dna o no il governo flirta con razzismo e xenofobia e alla fine sono i diritti fondamentali di tutte e tutti ad essere minati.

Presentate come delle misure che dovrebebro favorire l’integrazione degli stranieri in Francia, i dispositivi adottati dall’Assemblea nazionale provocheranno al contrario l’esclusione e la disintegrazione delle famiglie.
Test del dna ma non solo. Anche il tempo previsto per il ricorso sul diritto d’asilo, votato dall’Assemblea Nazionale, renderà di fatto impossibile agli stranieri fare ricorso in caso di rifiuto. La riduzione di questo spazio di tempo a soli quindici giorni infatti alla commissione dei rifugiati e a 24 ore in caso di rifiuto di accesso in Francia rendono quasi impossibile l’esercizio del diritto d’asilo, nonostante sia riconosciuto come diritto fondamentale.
Un altro emendamento, passato quasi in secondo piano, suscita ugualmente inquietudine da parte delle associaizoni e dei cittadini perchè "esclude i sans-papiers (e i senza fissa dimora) della possibilità di accedere ad un alloggio d’emergenza".
Come l’asilo anche l’immigrazione familiare è una immigrazione che il governo francese considera inutile, vedi nociva perchè non è "scelta", di quelle che il presidente Sarkozy ha definito "subite".