Rapporto del Viminale: al Centro-Nord l'88% degli stranieri con permesso
Ma la Caritas conta 3,7 milioni di immigrati. Il 33% dei cittadini dice no alle moschee
Immigrati, 2,4 milioni i regolari. Per il 55% un problema gli islamici
di BRUNO PERSANO
ROMA - Gli stranieri regolari in Italia sono poco più di due milioni e quattrocentomila, 129.000 in più rispetto all'anno precedente. Rappresentano il 5% della popolazione, quattro volte meno che in Svizzera, meno di Austria, Germania e Francia. Il Rapporto sull'immigrazione del Viminale scopre un Centro-Nord sempre più straniero, ben un quarto degli stranieri abita in Lombardia: nel Sud solo il 12% dei non italiani. Sono soprattutto romeni - "un milione" secondo il ministero dell'Interno di Bucarest - albanesi e marocchini, ma cresce la consistenza della comunità cinese e proveniente dall'Ucraina. Tanti i bambini nati da coppie straniere: 57.765 nel 2006, il 10% circa del totale dei nati in Italia.
Per la Caritas dati sottostimati. Dati aggiornati al gennaio 2007 che contrastano però con quelli elaborati dalla Caritas. Attingendo alle stesse fonti ufficiali, l'associazione cattolica impegnata da anni nel mondo dell'immigrazione, pubblica nel Dossier aggiornato anch'esso al gennaio 2007, che i "regolari" in Italia sono quasi 3.700.000 (3.690.052), quasi un milione e 300.000 in più rispetto ai dati del ministero degli Interni. Contrastanti anche le percentuali di crescita dei regolari: secondo il Viminale circa il 5% rispetto all'anno precedente; secondo la Caritas, il 21,6%. Nessun dato ufficiale invece sui clandestini, ma stime aggiornate danno per residenti tra i 300 e i 450 mila stranieri.
Aumenta la diffidenza verso gli stranieri. Una fetta consistente di Italia guardata con diffidenza dal resto di cittadini. Se l'anno scorso erano sei su 100 gli italiani sospettosi verso gli stranieri, oggi sono quasi raddoppiati (11,3%). Anche se resta molto più ampio il numero delle persone che si dicono disponibili all'accoglienza (il 42%), per più della metà degli italiani (55,3%) "l'immigrazione da paesi islamici pone più problemi delle immigrazioni da altri paesi". Un italiano su tre è contrario alle moschee "più per un fattore religioso e culturale che per un allarme terroristico", spiega però Mario Abis presidente della Makno consulting, l'azienda di consulenza che ha realizzato il sondaggio del Viminale.
Gli immigrati una risorsa economica. Diffidenza a parte, gli italiani ammettono che gli immigrati rappresentano una risorsa economica per le imprese e sono utili per l'assistenza agli anziani. Secondo il Dossier Caritas 2007, il 7% del prodotto interno lordo è prodotto da cittadini stranieri inseriti per il 40% nell'edilizia e nella ristorazione. Il restante nei cosiddetti "servizi", pulizia e lavoro domestico. Ed ha sempre più peso l'imprenditoria: 142 mila immigrati si sono messi in proprio. Gli stranieri guadagnano meno dei colleghi italiani e più di loro sono esposti a orari sfavorevoli, turni di notte e nel fine settimana oltre a subire una maggiore precarietà. Buona parte di loro guadagni sono spediti all'estero: nel 2006 gli stranieri hanno trasferito oltre confine attraverso banche e società finanziarie, più di 4,3 miliardi di euro.