Free cookie consent management tool by TermsFeed Policy Generator Hugo Chávez sulla direttiva: «Niente petrolio agli europei», Il Manifesto, 21/06/08

Hugo Chávez sulla direttiva: «Niente petrolio agli europei», Il Manifesto, 21/06/08

MIGRANTI
Hugo Chávez sulla direttiva: «Niente petrolio agli europei»
A. D'Arg.

Anche il presidente venezuelano Hugo Chavez è sceso in campo contro la direttiva europea sul rimpatrio dei migranti: e ieri ha minacciato di sospendere la fornitura di petrolio alla Ue e di respingere investimenti e cittadini del continente. È la norma che tanto il boliviano Evo Morales quanto l'equadoregno Rafael Correa chiamano «direttiva della vergogna». «Svilupperemo - dice Correa - un fronte regionale contro questa barbarie».
«Il nostro petrolio - incalza Chavez - non andrà in quei paesi che adottano questa direttiva» e «rimanderemo indietro i cittadini europei che vengono da noi, senza incarcerarli, però». Le esternazioni di Chavez sono famose, ma è certo che di questi tempi una minaccia giocata sui barili di petrolio non è da poco.
«Una minaccia assolutamente sproporzionata», ha tuonato il rappresentante Ue per la politica estera e la sicurezza Javier Solana. Sarà, ma la cosa non lascia indifferente l'Europa. «Bisognerà spiegare questa direttiva al presidente venezuelano», ha detto il premier spagnolo Zapatero, il più interessato ad avere buone relazioni con il Sudamerica, che ha aggiunto: «siamo interessati ad avere e mantenere buone relazioni con i paesi latinoamericani». Non sarà facile.
Il Venezuela si aggiunge infatti a Bolivia, Paraguay, Uruguay, Brasile, Argentina, Perù, tutti d'accordo nel ritenere la norma discriminatoria, violatrice dei diritti umani e del diritto alla libera circolazione. Correa ha anticipato che al vertice Mercosur dell'1 luglio potrebbe essere approvata una dichiarazione congiunta di protesta. Il peruviano Garcia chiederà all'Organizzazione degli stati americani una riunione ad hoc per pronunciarsi sulla direttiva Rimpatri.