Free cookie consent management tool by TermsFeed Policy Generator Lampedusa, riprendono le ricerche. Arriva la nave con morti e superstiti, La Repubblica, 15/07/08

Lampedusa, riprendono le ricerche. Arriva la nave con morti e superstiti, La Repubblica, 15/07/08

Si cercano i 25 dispersi del gommone che si è ribaltato ieri
Oltre 48 gli extracomunitari recuperati in mare, operazioni difficili per il maltempo

Lampedusa, riprendono le ricerche. Arriva la nave con morti e superstiti

Centro di prima accoglienza al collasso: posti per 700 persone, entro stasera saranno 1.350

LAMPEDUSA - La nave "Fenice" della Marina militare, con a bordo i 47 superstiti del gommone di immigrati naufragato ieri nel canale di Sicilia, è giunta all'alba nelle acque di Lampedusa. Impossibile iniziare lo sbarco degli extracomunitari: a causa delle avverse condizioni del mare e del forte vento di maestrale. Adesso "La Fenice" attende che dal porto di Lampedusa parta, in tarda mattinata, il traghetto per Porto Empedocle per potere attraccare nell'isola.

La "Fenice" non può infatti entrare in porto a causa delle sue dimensioni e deve trasbordare i suoi passeggeri su una motovedetta della Guardia costiera. Il mare agitato rende impossibile all'unità più piccola di affiancare la nave. A bordo della "Fenice" ci sono anche i corpi delle tre vittime recuperate ieri.

Le ricerche dei dispersi, il cui numero preciso non si conosce madovrebbero essere venticinque, non sono ancora riprese perchè la "Fenice" incrocia tuttora davanti a Lampedusa. La Capitaneria di porto di Palermo, che coordina l'operazione, non segnala avvistamenti di altri natanti di immigrati nel canale di Sicilia.


I fatti. Gli extracomunitari provenienti dall'Africa hanno viaggiato su un gommone che si è rovesciato forse per l'agitazione causata dalla vista di un'unità militare italiana che si avvicinava per prestare soccorso.

Sul natante c'erano almeno 76 persone. Il naufragio è avvenuto a oltre settanta miglia a Sud est dell'isola. Il mare era in pessime condizioni, la nave "Fenice" della Marina, che pattuglia quelle acque, ha avvistato il gommone in difficoltà e si è avvicinata. Alla vista della nave militare, diversi passeggeri si sono alzati o si sono mossi e l'imbarcazione, anche a causa della cattiva distribuzione del peso a bordo, si è rovesciata.

La stessa "Fenice" ha iniziato le operazioni di soccorso, e, dopo diverse ore, ha fatto rotta verso il porto con 3 cadaveri e 48 persone recuperate. Altre imbarcazioni della marina proseguono le ricerche, ma le cattive condizioni meteo nel Canale di Sicilia, con mare forza 4 e vento a 17 nodi, rendono difficile l'intervento dei militari. I dispersi sono 25.


Sempre nello stesso tratto di mare, un'altro barcone con 350 clandestini è stato avvistato da un pattugliatore maltese che lo ha scortato fino al porto di Lampedusa. Nessuna notizia, invece, di una terza imbarcazione segnalata da un motopesca a oltre 50 miglia a Sud dell'isola. A bordo ci sarebbero state almeno una cinquantina di persone, ma le probabilità di riuscire a individuarle si fanno sempre più scarse col passare delle ore. In quel tratto di mare ci sarebbero onde fino a due metri e mezzo.

La giornata di ieri era iniziata con lo sbarco sull'isola di 27 clandestini, giunti sulle coste italiane a bordo di una barca di legno di piccole dimensioni. Nella mattinata, poi, altre due imbarcazioni sono state intercettate a sud est dell'isola siciliana.

Nella zona, che rientra sotto la competenza maltese per quanto riguarda le operazioni Sar (ricerca e soccorso), è stato inviato un aereo Atlantic in ricognizione. Mentre la nave "Fenice" ha proseguito le ricerche dei dispersi, due pattugliatori maltesi hanno scortato il barcone con circa 350 immigrati in navigazione verso Lampedusa.

Il centro di prima accoglienza dell'isola è intanto al collasso. La struttura, inaugurata un anno fa in contrada Imbriacola, ha una capienza di circa 700 posti ma al momento vi hanno trovato asilo mille clandestini. Un numero destinato a salire drasticamente non appena il barcone giungerà in porto, mentre non si conosce ancora la destinazione dei 46 superstiti tratti in salvo dalla Marina militare. Per oggi è previsto il trasferimento in aereo di un centinaio di immigrati.