Progetti del Ministero della Giustizia
Tra i progetti che qualificheranno i prossimi mesi di lavoro del Ministero della Giustizia, in primo luogo, vi è la riorganizzazione del servizio dei nuovi giunti (ossia coloro i quali sono appena entrati in carcere) al fine di ridurre al minimo i rischi di suicidio. Inoltre, sempre su indicazione del sottosegretario Manconi vi è l’intenzione di istituire una commissione per verificare il rispetto delle norme contenute nel Regolamento di esecuzione dell’ordinamento penitenziario entrato in vigore il 20 settembre del 2000. Il regolamento prevedeva modifiche strutturali nelle carceri tese a migliorare la qualità della vita interna: docce e acqua calda in cella, bagno collocato in un vano separato dalla zona letto, luce naturale, una cucina ogni 200 detenuti, bidet in cella per le sole donne, asili nido dove vi sono i bambini reclusi con le madri, possibilità di effettuare colloqui all’aria aperta. Prevedeva anche la auspicabile assunzione di mediatori culturali. Per talune di queste modifiche il Regolamento – approvato con decreto del Presidente della Repubblica – prevedeva un arco di tempo di 5 anni.
Patrizio Gonnella