Free cookie consent management tool by TermsFeed Policy Generator Ferrero: "Non c'è accordo sui Cpt", stranierinitalia.it, 29/01/07

Ferrero: "Non c'è accordo sui Cpt", stranierinitalia.it, 29/01/07

Ferrero: "Non c'è accordo sui Cpt"
Slitta la presentazione della proposta del governo?. Loy (Uil): "Ci dicano a che punto è il ddl e quali sono i contenuti"

ROMA - Per il governo i Centri di Permanenza Temporanea sono ancora un nodo da sciogliere. Una situazione che rischia di far slittare ulteriormente la presentazione della proposta di riforma della Bossi-Fini, annunciata per febbraio.

"È in corso sui Cpt una discussione in cui non ci sono esattamente le stesse opinioni", ha detto oggi il ministro per la solidarietà sociale Paolo Ferrero, ad Ancona per una delle ultime tappe del "Viaggio nell'Italia dell'Immigrazione". "La mia opinione - ha spiegato Ferrero- è che sostanzialmente si possa risolvere la questione facendo sì che, da un lato, chi esce dal carcere venga riconosciuto in carcere, senza passare nei Cpt, e dall' altro, per gli immigrati che non hanno nessun altro reato a parte la clandestinità, che sia possibile avere dei centri di riconoscimento senza le caratteristiche dei Cpt, cioé che non somiglino a un carcere. In questo senso - ha concluso - io penso che si possano superare i Cpt e chiuderli"

E' convinto che nella maggioranza non ci sia accordo sul testo governativo anche il segretario confederale della Uil, Guglielmo Loy, secondo il quale "il ddl non arriverà presto, come invece affermano i ministri Ferrero e Amato". Loy contesta fra l'altro l'iter consultivo proposto dal governo. "Conosciamo la posizione dei ministri solo dalle interviste che rilasciano ai giornali. Ci dicano a che punto è la messa a punto del ddl e quali sono i contenuti. E' chiaro - ha osservato - che nella maggioranza non c'é accordo".

Per domani, a Roma, è in programma un incontro fra i ministri Ferrero e Amato ed il Tavolo im migrazione di cui fanno parte associazioni e sindacati. Una sorta di pressing delle organizzazioni del tavolo sugli impegni presi dall'esecutivo in materia. Fra le richieste delle organizzazioni (che pure non hanno una piattaforma comune), la ratifica della Convenzione Onu sui diritti dei lavoratori migranti, l'approvazione di una legge sull'asilo, nuova modalità di ingressi e soggiorni.