Free cookie consent management tool by TermsFeed Policy Generator Nulla osta ancora a metà strada, stranierinitalia.it, 12/03/07

Nulla osta ancora a metà strada, stranierinitalia.it, 12/03/07

Nulla osta ancora a metà strada
Dopo un anno, solo il 45% delle domande presentate dai datori di lavoro ha concluso il suo iter allo Sportello Unico. Ecco
la situazione provincia per provincia

ROMA - Oltre la metà delle famiglie e delle imprese che un anno fa hanno chiesto di assumere un lavoratore straniero stanno ancora aspettando una risposta. I sacrifici, le notti all'addiaccio, le staffette all'ufficio postale per strappare una posizione in più graduatoria sono serviti davvero a poco: le domande per i flussi 2006 sono incastrate in meccanismo ormai da buttare.

Secondo i dati del ministero dell'interno pubblicati oggi dal Sole 24 Ore, su 392mila richieste nominative presentate in tutta Italia a partire dal 14 marzo 2006 quelle già definite (con il rilasciato un nulla osta o una bocciatura) sono appena 180mila, il 45,9%.

In nessuna provincia il capitolo flussi 2006 è già chiuso, nemmeno in quelle dove sono state presentate meno di mille richieste. Se poi si considerano solo le province con più di diecimila domande, c'è da sentirsi fortunati (l'orbo è re nel paese dei ciechi) ad aver tentato di assumere un lavoratore straniero a Brescia o a Verona, dove gli sportelli unici hanno evaso il 58% e il 56% delle domande, a Bologna, dove si è arrivati al 47% o anche a Modena (39,1%), Napoli (39%) e Venezia (31,9%).

Sono infatti ancora meno quelli che hanno visto il nulla osta tra gli aspiranti datori di lavoro a Roma, Milano o Torino. Nel capoluogo lombardo non si supera il 30%, in quello sabaudo ci si è fermati a quota 23%, nella capitale sono state evase appena il 22,7% delle domande. Quando si finirà? Anche a quadruplicare gli sforzi, non prima dell'anno prossimo.

C'è poi da intendersi su cosa voglia dire finire, perché un nulla osta rilasciato non equivale certo a un lavoratore già assunto. La via crucis infatti si sposta all'estero, per chiedere al consolato il visto d'ingresso per l'Italia, per poi tornare finalmente nel nostro Paese per la firma del contratto di soggiorno allo Sportello Unico e quindi la domanda per il permesso alle Poste.

E intanto cosa fa la famiglia che aveva bisogno di una badante o la ditta in cerca di un operaio? Attende paziente o pesca nell'inesauribile mercato del sommerso? E chi ha bisogno solo ora di un lavoratore straniero? Dovrebbe aspettare un altro decreto flussi, sapendo che la sua domanda verrà presa in considerazione solo quando saranno smaltite quelle presentate l'anno scorso?

Tra pochi giorni il governo presenterà un disegno di legge per cambiare anche le regole degli ingressi per lavoro. I dati che si leggono qui sotto gridano a tutti, più forte di qualunque ideologia, quanto è urgente voltare pagina.

Flussi 2006: domande presentate e nulla osta rilasciati

Fonte Sole 24 Ore su dati del Ministero dell'Interno (aggiornati al 4 marzo 2007)

 

 

Elvio Pasca