Marcella Lucidi, sottosegretario all’Interno con
delega all’immigrazione ed asilo, ha oggi incontrato presso la
prefettura di Salerno i componenti della Conferenza provinciale
permanente e del Consiglio territoriale per l’immigrazione, nonché i
rappresentanti degli enti locali della provincia.
La Lucidi ha
illustrato i temi portanti delle proposte di riforma in materia di
immigrazione che sono state sottoposte all’esame del Parlamento;
proposte che si orientano verso lo snellimento delle procedure, la
semplificazione degli iter burocratici, e sono ispirate ad una
concezione allargata del fenomeno immigratorio, considerandone gli
aspetti storici, umani, sociali ed economici.
Il
sottosegretario, sollecitato anche da interventi e domande dei
presenti, soprattutto del mondo associazionistico locale, ha
evidenziato la necessità di acquisire la coscienza del processo storico
che l’immigrazione ha avviato nel nostro Paese.
L’immigrazione in
Italia, ancora ferma, per certi versi, a fenomeno economico di
movimentazione di manodopera non specializzata, assume caratteristiche
specifiche in ambito familiare e sociale attraverso gli inevitabili
collegamenti che si intrecciano tra singole esperienze immigratorie e
contesto sociale generale. Processi di integrazione che permangono
comunque difficili anche nell’ottica di una percezione distorta
associata a fenomeni di devianza.
«Più promuoviamo
l'immigrazione regolare, più fermiamo la criminalità. Il Governo -ha
sottolineato il sottosegretario- intende realizzare un'azione diretta e
concreta che consenta il dialogo e l'integrazione. Lucidi ha anche
auspicato la modifica della legge Bossi-Fini, «che prevede una
sistemazione abitativa per gli immigrati assunti dalle aziende
italiane. Così non è stato - ha spiegato - nel prossimo gennaio
convocheremo le associazioni dei datori di lavoro, affinchè
garantiscano un tetto ai lavoratori immigrati».
Il
sottosegretario ha evidenziato come il processo di riforma normativa
non sia più procrastinabile e lo strumento dei decreti-flusso vada
rivisto nell’ottica dell’acquisizione di nuovi atteggiamenti ricettivi
che partono dalla società e si intrecciano con adeguati strumenti a
disposizione delle istituzioni.
Nel corso
dell'incontro, il prefetto Claudio Meoli, ha posto in risalto come
l'intera provincia sia attenta al fenomeno dell'immigrazione, «anche se
- ha detto - restano sul tappeto numerose problematiche».
Meoli ha
ricordato che nei giorni scorsi sono stati stanziati dal governo
430mila euro per l'acquisto di strutture medicali per l'ospedale di
Eboli, dove si svolgeranno attività mdiche a favore degli immigrati che
al momento, in provincia di Salerno, tra regolarizzati e in via di
regolarizzazione, sono 19mila.