Operazione congiunta a Torino, Bologna, Perugia, Padova e Verona
contro lo sfruttamento della prostituzione anche minorile nel nostro Paese
Blitz della polizia italiana e romena
arrestate 130 persone, 338 denunce
Iniziativa nel quadro dell'intesa tra Roma e Bucarest per contrastare la criminalità
Nel paese dell'est scattate le manette per un pluripregiudicato salentino
ROMA - Giro di vite per la criminalità romena in Italia e per quella italiana in Romania. Arrestate nel nostro Paese 130 persone, delle quali 102 di origine romena. Altre 338 sono state denunciate in stato di libertà, delle quali 310 di origine romena. Tra i reati contestati lo sfruttamento della prostituzione, anche minorile. In Romania manette per un pluripregiudicato leccese.
L'operazione, coordinata dal Servizio centrale operativo della direzione centrale anticrimine, ha visto impegnate le squadre mobili di Torino, Bologna, Perugia, Padova e Verona, unitamente a una task force integrata da poliziotti romeni. Si tratta di una delle iniziative per l'attuazione del protocollo d'intesa siglato nel dicembre scorso dal ministro dell'Interno italiano e dal suo omologo di Bucarest per favorire la cooperazione tra i due Paesi contro il traffico di droga, l'immigrazione clandestina e la tratta di esseri umani. Il progetto è stato realizzato nell'arco di due mesi.
L'operazione, che ha visto anche uno scambio di agenti tra Roma e Bucarest, ha consentito anche l'arresto di un elemento di spicco della criminalità salentina. Antonio Costantini, ricercato dal marzo del 2006, si era rifugiato all'est. Il pluripregiudicato leccese deve scontare oltre 21 anni di reclusione per un omicidio maturato nell'ambito di una faida tra clan. E' stato fermato a Craiova.
In Italia sono stati effettuati anche controlli in esercizi pubblici e luoghi solitamente frequentati da criminalità dei paesi dell'est. In particolare a Torino sono stati arrestati cinque romeni responsabili di furti di automezzi pesanti e ai danni delle Ferrovie (cavi di rame, lamine d'argento e radiatori in ghisa utilizzati per la circolazione dei treni). Sequestrate anche armi e munizioni. A Padova ne sono stati bloccati altri due accusati di sfruttamento della prostituzione e violenza sessuale contro ragazze moldave; a Bologna è stata arrestata una banda di quattro romeni, tutti con precedenti per reati contro il patrimonio, responsabili di numerosi furti in Toscana ed Emilia-Romagna, recuperata molta refurtiva.
Altri quattro romeni ricercati, anche in Italia, per reati contro il patrimonio e lo sfruttamento della prostituzione, anche minorile, sono stati arrestati in Romania, in esecuzione di mandato di arresto europeo scaturito nell'ambito delle iniziative connesse al progetto di cooperazione Italia-Romania. Il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, si è complimentato con i nostri poliziotti e con quelli di Bucarest.