-
-
di Susanna Marietti
Susanna Marietti
Lazio: Discussione rinviata sulla proposta Prc per idetenuti, di Smarietti, Liberazione 28 aprile '07
Sospesi i lavori dal presidente Mancini. Carceri, rifondazione continua le visite.
Sembrava finalmente iniziata lo scorso lunedì al Consiglio regionale la discussione della proposta
di legge del Prc recante interventi a sostegno della popolazione detenuta laziale. Inaspettatamente,
dopo solo poche battute, il presidente della Commissione bilancio Claudio Mancini (Ds) si è adoperato
per interrompere il dibattito, invocando il necessario e preliminare parere della Commissione da
lui presieduta. I detenuti dovranno armarsi di pazienza e aspettare ulteriormente. In molti sostengono
che la sanità penitenziaria debba passare alle Asl, come previsto dalla legge in ottemperanza al
principio dell’uguaglianza di tutti nel diritto alla salute, ma più difficile è darne il merito a Rifondazione.
Lo scorso martedì, una delegazione ai massimi vertici del Prc (Gennaro Migliore, Giovanni Russo Spena,
Luigi Nieri, Dante Pomponi, Arturo Salerni) con esponenti di Antigone ha visitato il carcere femminile
di Rebibbia, dove alcune settimane fa una detenuta di 33 anni si è tolta la vita. La ragazza, tossicodipendente,
era in cura dallo psichiatra, e pare fosse disperata perché convinta che avrebbe subito provvedimenti
a seguito di suoi comportamenti autolesionistici. “L’incontro con queste donne, poco considerate nei
loro bisogni specifici, anche sanitari, ci ha molto colpito”, ha dichiarato l’Assessore regionale Luigi
Nieri. “L’indulto è stato indispensabile, ma ora servono riforme per non vanificarne l’effetto. La visita
ci dà l’ennesima conferma che nel Lazio è necessaria una legge che regolamenti interventi organici in
ambito penitenziario”. La visita a Rebibbia fa seguito a quella effettuata qualche settimana fa al carcere di Viterbo dal capogruppo Prc alla Pisana Ivano Peduzzi. Anche allora risultò evidente come la salute in carcere sia un bene
altamente a rischio. Malgrado ciò, continuano le resistenze esplicite e implicite alla proposta di legge,
sia da parte di organizzazioni sindacali autonome che di esponenti della maggioranza. Questa è
una proposta realmente riformatrice, e delle vere riforme si ha sempre un po’ paura. Paure autentiche
e paure di modificare equilibri di potere consolidati.
Giustizia: Prc; donne in carcere, un dramma senza limiti Roma One, 24 aprile 2007
Condizioni carcerarie spesso anticostituzionali, strutture precarie, presenza nelle celle di madri e figli. Il Prc lancia l’allarme: "I casi di autolesionismo non sono atti dimostrativi. Si intervenga".
I capigruppo Prc di Camera e Senato, Gennaro Migliore e Giovanni Russo Spena, la deputata Maria Luisa Boccia, insieme con la coordinatrice di Antigone Susanna Marietti, l’assessore al Bilancio del Lazio, Luigi Nieri e l’assessore comunale alle Politiche delle periferie, Dante Pomponi, hanno fatto visita alla sezione femminile del carcere romano di Rebibbia, dove nei giorni scorsi è morta suicida una giovane tossicodipendente.
La delegazione si è mossa per cercare di sensibilizzare il governo e l’opinione pubblica al problema carcere. Il dramma umano di chi si trova rinchiuso è già, di per sé, di enormi proporzioni, senza che vi si aggiungano una serie di ulteriori problematiche, purtroppo presenti nel sistema carcerario italiano. La condizione carceraria è infatti spesso contraria a quella che indica la Costituzione e aggravata dalle precarie condizioni delle strutture, per non parlare della presenza nelle celle di bambini, figli di quelle madri recluse che non hanno altra soluzione se non portare la prole con sé.
"C’è stato un suicidio - ha detto la signora Boccia - e altre detenute hanno tentato di uccidersi. Si diffondono casi di autolesionismo e molte volte non vengono presi sul serio perché considerati atti dimostrativi. Occorre ragionare ancora di più su questo tema".
Il tema della condizione delle donne detenute e dei loro figli piccoli in carcere è stato tra i più segnalati dai componenti la delegazione. "I bambini non devono stare in carcere - ha aggiunto Boccia, alla quale si sono associati tutti gli altri - È disumano che ciò accada. C’è a Roma una cella con 5 donne-madri e sei bambini".
Per Susanna Marietti, di Antigone, il problema è che le detenute donne sono gestite come gli uomini. "Abbiamo proposto - ha detto la coordinatrice - la creazione di una unità amministrativa separata per le donne che valuti due specificità: la loro bassa pericolosità sociale e il ruolo che hanno nella stessa società".
La delegazione ha affrontato anche il tema dell’indulto: "Non c’è alcun procurato allarme - ha detto Migliore - i tassi di recidiva sono bassi e questo ha determinato condizioni di maggiore vivibilità nelle strutture".
"Si poteva comunque fare di più - ha aggiunto Giovanni Russo Spena - con una maggiore capacità di innovazione e coraggio sugli aspetti della vita carceraria. L’occasione può essere quella di sperimentare un nuovo regolamento carcerario e completare l’iter di due riforme importanti, quali la legge sulle tossicodipendenze e quella sull’immigrazione".
Il ruolo degli enti locali è stato poi sottolineato dai due assessori che hanno partecipato alla visita: "Ci sono le condizioni per potere lavorare bene - ha detto Nieri - Occorre accelerare il lavoro per creare provvedimenti che cambino il trend odierno che vede andare in galera chi invece dovrebbe non andarci. Ieri è partita la discussione sulla legge regionale sulle carceri; ora passerà in commissione e poi in consiglio, si deve fare presto nelle decisioni".
"Lo sforzo importante - ha aggiunto Pomponi - è costruire un percorso di accompagnamento dei detenuti all’esterno delle carceri. Non bisogna aspettare che il detenuto esca per interessarsi a lui, tutto deve nascere già dentro le strutture di pena. L’impegno preso è quello di utilizzare un milione di euro stanziati dal comune e aggiungerli al milione e mezzo di finanziamenti attivati dal ministero dopo l’indulto per costruire un percorso concreto a sostegno delle imprese che assumono ex detenuti e degli stessi ex detenuti per consentire loro di fare imprese".
AGENZIE STAMPA VISITA CARCERE DI REBIBBIA FEMMINILE, 24 aprile '07
GOVERNO: MIGLIORE (RC-SE), SU IMMIGRATI ED ECO-REATI OTTIME NOTIZIE DA CDM =
AVVIARE SUBITO ITER LEGGE AMATO-FERRERO
Roma, 24 apr. - (Adnkronos) - ''Festeggero' piu' contento il 25
aprile e il 1 maggio: il passo deciso dal Consiglio dei Ministri, che
avvia l'iter legislativo per abolire la Bossi-Fini e l'approvazione
del ddl sugli eco-reati, e' la migliore notizia che potessimo
ascoltare da questo governo''. Lo dichiara Gennaro Migliore,
presidente dei deputati di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea.
'' Oggi ho visitato la sezione femminile del carcere di
Rebibbia: quasi il 70 delle detenute e' migrante e -spiega Migliore-
detenuta in virtu' di una legge drammatica come la Bossi-Fini. Ora e'
necessario tradurre in legge, il piu' presto possibile, il disegno di
legge Amato-Ferrero. E' un importante passo avanti nella civilta'
giuridica e politica del nostro paese''.
(Pol/Zn/Adnkronos)
24-APR-07 13:13
CDM, MIGLIORE (RC-SE): SU IMMIGRATI ED ECO-REATI OTTIME NOTIZIE
(9Colonne) - Roma, 24 apr - "Festeggerò più contento il 25 aprile e il 1
maggio: il passo deciso dal Consiglio dei Ministri, che avvia l'iter
legislativo per abolire la Bossi-Fini e l'approvazione del ddl sugli
eco-reati, è la migliore notizia che potessimo ascoltare da questo governo".
lo dichiara Gennaro Migliore, presidente dei deputati di Rifondazione
Comunista-Sinistra Europea. "Oggi ho visitato la sezione femminile del carcere
di Rebibbia: quasi il 70 delle detenute è migrante e - spiega Migliore -
detenuta in virtù di una legge drammatica come la Bossi-Fini. Ora è necessario
tradurre in legge, il più presto possibile, il disegno di legge Amato-Ferrero.
È un importante passo avanti nella civiltà giuridica e politica del nostro
paese".
241313 APR 07
IMMIGRATI: MIGLIORE, CON DDL AMATO FESTEGGIO CONTENTO IL 25/4 =
(AGI) - Roma, 24 apr. - "Festeggero' piu' contento il 25 aprile
e il 1 maggio: il passo deciso dal Consiglio dei Ministri, che
avvia l'iter legislativo per abolire la Bossi-Fini e
l'approvazione del ddl sugli eco-reati, e' la migliore notizia
che potessimo ascoltare da questo governo". Lo dichiara Gennaro
Migliore, presidente dei deputati di Rifondazione
Comunista-Sinistra Europea, commentando il via libera del Cdm
ai due provvedimenti. "Oggi ho visitato la sezione femminile
del carcere di Rebibbia: quasi il 70 delle detenute e' migrante
e - spiega Migliore - detenuta in virtu' di una legge
drammatica come la Bossi-Fini. Ora e' necessario tradurre in
legge, il piu' presto possibile, il disegno di legge
Amato-Ferrero - conclude il capogruppo di Rifondazione - e' un
importante passo avanti nella civilta' giuridica e politica del
nostro paese". (AGI)
Com/Ser
241333 APR 07
NNNN
CARCERI: ANTIGONE E PRC IN VISITA A REBIBBIA FEMMINILE
(ANSA) - ROMA, 24 APR - La conferma che la condizione
carceraria e' spesso contraria a quella che indica la
Costituzione, ma anche una cronicita' delle precarie condizioni
delle strutture, e un aspetto della presenza madri-figli che
merita approfondimenti e soluzioni efficaci. Sono i principali
elementi segnalati dalla delegazione politico-istituzionale dopo
la visita che hanno fatto alla sezione femminile del carcere
romano di Rebibbia.
I capigruppo Prc di Camera e Senato, Gennaro Migliore e
Giovanni Russo Spena, la deputata Maria Luisa Boccia, insieme
con la coordinatrice di 'Antigone' Susanna Marietti, l'assessore
al Bilancio del Lazio, Luigi Nieri e l'assessore comunale alle
Politiche delle periferie, Dante Pomponi, hanno visitato la
struttura dove nei giorni scorsi e' morta suicida una giovane
tossicodipendente. ''C'e' stato un suicidio - ha detto Boccia -
e altre detenute hanno tentato di uccidersi, si diffondono casi
di autolesionismo e molte volte non vengono presi sul serio
perche' considerati atti dimostrativi. Occorre ragionare ancora
di piu' su questo tema''.
Il tema della condizione delLe donne detenute e dei loro
figli piccoli in carcere e' stato tra i piu' segnalati dai
componenti la delegazione. ''I bambini non devono stare in
carcere - ha aggiunto Boccia, alla quale si sono associati tutti
gli altri - E' disumano che cio' accada. C'e' a Roma una cella
con 5 donne-madri e sei bambini''.
Per Susanna Marietti, di 'Antigone, il problema e' che le
detenute donne sono gestite come gli uomini. ''Abbiamo proposto
- ha detto - la creazione di una unita' amministrativa separata
per le donne che valuti due specificita': la loro bassa
pericolosita' sociale e il ruolo che hanno nella stessa societa'
''. (segue).
YJ1-CAV/CIP
24-APR-07 13:38 NNNN
CARCERI: ANTIGONE E PRC IN VISITA A REBIBBIA FEMMINILE (2)
(ANSA) - ROMA, 24 APR - La delegazione ha affrontato anche il
tema dell'indulto: ''Non c'e' alcun procurato allarme - ha detto
il capogruppo Prc alla Camera, Gennaro Migliore - i tassi di
recidiva sono bassi e questo ha determinato condizioni di
maggiore vivibilita' nelle strutture''.
''Si poteva comunque fare di piu' - ha aggiunto Giovanni
Russo Spena - con una maggiore capacita' di innovazione e
coraggio sugli aspetti della vita carceraria. L'occasione puo'
essere quella di sperimentare un nuovo regolamento carcerario e
completare l' ''iter di due riforme importanti, quali la legge
sulle tossicodipendenze e quella sull'immigrazione''.
Il ruolo degli enti locali e' stato poi sottolineato dai due
assessori che hanno partecipato alla visita: ''Ci sono le
condizioni per potere lavorare bene - ha detto l'assessore
regionale al Bilancio Luigi Nieri - occorre accelerare il lavoro
per creare provvedimenti che cambino il trend odierno che vede
andare in galera chi invece dovrebbe non andarci. Ieri e'
partita la discussione sulla legge regionale sulle carceri; ora
passera' in commissione e poi in consiglio, si deve fare presto
nelle decisioni''.
''Lo sforzo importante - ha aggiunto l'assessore alle
Politiche per le periferie del comune di Roma, Dante Pomponi -
e' costruire un percorso di accompagnamento dei detenuti all'
esterno delle carceri. Non bisogna aspettare che il detenuto
esca per interessarsi a lui, tutto deve nascere gia' dentro le
strutture di pena. L'impegno preso e' quello di utilizzare un
milione di euro stanziati dal comune e aggiungerli al milione e
mezzo di finanziamenti attivati dal ministero dopo l'indulto per
costruire un percorso concreto a sostegno delle imprese che
assumono ex detenuto e degli stessi ex detenuti per consentire
loro di fare imprese''.
(ANSA).
YJ1-CAV/CIP
24-APR-07 13:40 NNNN
GOVERNO: MIGLIORE, BENE CDM SU IMMIGRATI E ECO-REATI
(ANSA) - ROMA, 24 APR - ''Festeggero' piu' contento il 25
aprile e il 1 maggio: il passo deciso dal Consiglio dei
Ministri, che avvia l'iter legislativo per abolire la Bossi-Fini
e l'approvazione del ddl sugli eco-reati, e' la migliore notizia
che potessimo ascoltare da questo governo'': lo afferma Gennaro
Migliore, presidente dei deputati di Rifondazione
Comunista-Sinistra Europea.
''Oggi ho visitato la sezione femminile del carcere di
Rebibbia: quasi il 70 per cento delle detenute e' migrante e
spiega Migliore - detenuta in virtu' di una legge drammatica
come la Bossi-Fini. Ora e' necessario tradurre in legge, il piu'
presto possibile, il disegno di legge Amato-Ferrero. E' un
importante passo avanti nella civilta' giuridica e politica del
nostro paese''.(ANSA).
COM-PAE
24-APR-07 13:46 NNNN
CARCERI: ANTIGONE E PRC A REBIBBIA FEMMINILE, CONFERMA PRECARIETA' STRUTTURA =
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - L'associazione 'Antigone' e i
capigruppo di Rifondazione comunista di Camera e Senato Gennaro
Migliore e Giovanni Russo Spena visitando oggi il carcere di Rebibbia
femminile hanno trovato la conferma della cronicita' delle precarie
condizioni della struttura. In particolare andra' approfondita la
situazione in cui si trovano donne con i figli al seguito. Questi i
principali punti segnalati dalla delegazione che questa mattina ha
visitato il carcere romano. Tra di loro c'erano anche la coordinatrice
di 'Antigone' Susanna Marietti, l'assessore al Bilancio del Lazio
Luigi Nieri e l'assessore comunale alle Politiche delle periferie
Dante Pomponi.
Tra i politici presenti anche la deputata Maria Luisa Boccia che
ha sottolineato come il tema della condizione delle donne detenute con
i figli al seguito e' stato tra i piu' segnalati dall delegazione
politico-istituzionale. Si e' poi ricordato che a Roma c'e' una cella
con 5 donne madri e 6 bambini, una situazione che secondo la
delegazione appare contraria a quella che indica la Costituzione.
(Mrg/Col/Adnkronos)
24-APR-07 14:37
NNNN
Omniroma-REBIBBIA, PRC: BENE INDULTO, MA GRAVI CONDIZIONI MAMME DETENUTE
(OMNIROMA) Roma, 24 apr - "Gli effetti dell'indulto si vedono e,
nonostante siano presenti ancora molti casi di difficile
vivibilità, il sovraffollamento è diminuito e, anzi, se si fosse
avuto più coraggio, la situazione carceraria sarebbe
ulteriormente migliore". Questo, in sintesi, è quello che hanno
dichiarato i componenti di una delegazione di parlamentari e
amministratori locali del Prc e rappresentanti dell'associazione
Antigone che questa mattina ha visitato il carcere circondariale
femminile di Rebibbia per visitare le condizioni delle detenute
nei reparti 41-bis, camerotti, cellulari e asili-nido. "Quella
delle madri detenute è la situazione più difficile - ha detto
Maria Luisa Boccia, senatrice Prc - in particolare quella delle
donne rom e straniere sulle quali la magistratura usa talvolta
la mano pesante. Queste donne, infatti, in carcere spesso per
reati non gravi, potrebbero attendere il giudizio fuori invece
di dover essere rinchiuse". Sono circa 17 le madri rinchiuse con
18 bambini. "Quello che mi ha colpito di più e trovare in
carcere una donna incensurata con un bambino di 8 mesi - ha
detto Luigi Nieri, assessore regionale al Bilancio - questo, a
prescindere dal reato che la donna abbia commesso, lo trovo
assurdo. La Regione Lazio, comunque, si sta impegnando sul
fronte carceri con una legge che affronterà il tema del lavoro e
della sanità per i detenuti". Sulla questione delle madri
detenute, il responsabile-carceri di Prc, Arturo Salerni ha
sottolineato "l'incompatibilità del carcere per i bambini, un
problema grande e niente affatto residuale come affermò
all'epoca della norma il legislatore" mentre, secondo Susanna
Marietti di Antigone, "è necessaria una gestione separata a
livello amministrativo per la detenzione femminile rispetto a
quella maschile: per la minore pericolosità sociale delle
detenute, per il loro numero nettamente inferiore rispetto a
quello maschile, meno di 2000 a fronte di 40mila, e per il ruolo
familiare e sociale delle donne. In particolare le straniere
che, spesso senza dimora, non possono neppure ottenere il
permesso per telefonare ai familiari perché la direzione del
carcere richiede un numero fisso a cui chiamare".
Le modifiche al codice penale, in discussione alla commissione
Pisapia voluta dal ministro della Giustizia Mastella, potrebbero
contribuire, in materia di immigrazione e sostanze stupefacenti,
a diminuire il sovraffollamento carcerario. "Deve aumentare
l'uso dello strumento delle pene accessorie e il carcere deve
rappresentare soltanto l'ultima istanza - ha aggiunto Giovanni
Russo Spena, capogruppo dei senatori Prc - sempre più, invece,
la detenzione rappresenta il luogo dove rinchiudere i problemi
sociali". "Servono percorsi di reinserimento nella società per i
detenuti", secondo Gennaro Migliore, capogruppo Prc alla Camera
e l'assessore comunale al Lavoro, dante Pomponi fa sapere che
"l'amministrazione ha stanziato un milione di euro per le
imprese che assumono detenuti e per chi, tra i detenuti stessi,
voglia fare impresa. Insieme all'assessore alle politiche
sociali Milano stiamo definendo i luoghi per realizzare
case-famiglia e per la promozione di corsi di formazione al
lavoro già nel periodo di detenzione".
gca
NNNN
CARCERI: ANTIGONE E PRC IN VISITA A REBIBBIA FEMMINILE
(ANSA) - ROMA, 24 APR - La conferma che la condizione
carceraria e' spesso contraria a quella che indica la
Costituzione, ma anche una cronicita' delle precarie condizioni
delle strutture, e un aspetto della presenza madri-figli che
merita approfondimenti e soluzioni efficaci. Sono i principali
elementi segnalati dalla delegazione politico-istituzionale dopo
la visita che hanno fatto alla sezione femminile del carcere
romano di Rebibbia.
I capigruppo Prc di Camera e Senato, Gennaro Migliore e
Giovanni Russo Spena, la deputata Maria Luisa Boccia, insieme
con la coordinatrice di 'Antigone' Susanna Marietti, l'assessore
al Bilancio del Lazio, Luigi Nieri e l'assessore comunale alle
Politiche delle periferie, Dante Pomponi, hanno visitato la
struttura dove nei giorni scorsi e' morta suicida una giovane
tossicodipendente. ''C'e' stato un suicidio - ha detto Boccia -
e altre detenute hanno tentato di uccidersi, si diffondono casi
di autolesionismo e molte volte non vengono presi sul serio
perche' considerati atti dimostrativi. Occorre ragionare ancora
di piu' su questo tema''.
Il tema della condizione delLe donne detenute e dei loro
figli piccoli in carcere e' stato tra i piu' segnalati dai
componenti la delegazione. ''I bambini non devono stare in
carcere - ha aggiunto Boccia, alla quale si sono associati tutti
gli altri - E' disumano che cio' accada. C'e' a Roma una cella
con 5 donne-madri e sei bambini''.
Per Susanna Marietti, di 'Antigone, il problema e' che le
detenute donne sono gestite come gli uomini. ''Abbiamo proposto
- ha detto - la creazione di una unita' amministrativa separata
per le donne che valuti due specificita': la loro bassa
pericolosita' sociale e il ruolo che hanno nella stessa societa'
''. (segue).
YJ1-CAV/CIP
24-APR-07 13:38 NNNN
CARCERI: ANTIGONE E PRC IN VISITA A REBIBBIA FEMMINILE (2)
(ANSA) - ROMA, 24 APR - La delegazione ha affrontato anche il
tema dell'indulto: ''Non c'e' alcun procurato allarme - ha detto
il capogruppo Prc alla Camera, Gennaro Migliore - i tassi di
recidiva sono bassi e questo ha determinato condizioni di
maggiore vivibilita' nelle strutture''.
''Si poteva comunque fare di piu' - ha aggiunto Giovanni
Russo Spena - con una maggiore capacita' di innovazione e
coraggio sugli aspetti della vita carceraria. L'occasione puo'
essere quella di sperimentare un nuovo regolamento carcerario e
completare l' ''iter di due riforme importanti, quali la legge
sulle tossicodipendenze e quella sull'immigrazione''.
Il ruolo degli enti locali e' stato poi sottolineato dai due
assessori che hanno partecipato alla visita: ''Ci sono le
condizioni per potere lavorare bene - ha detto l'assessore
regionale al Bilancio Luigi Nieri - occorre accelerare il lavoro
per creare provvedimenti che cambino il trend odierno che vede
andare in galera chi invece dovrebbe non andarci. Ieri e'
partita la discussione sulla legge regionale sulle carceri; ora
passera' in commissione e poi in consiglio, si deve fare presto
nelle decisioni''.
''Lo sforzo importante - ha aggiunto l'assessore alle
Politiche per le periferie del comune di Roma, Dante Pomponi -
e' costruire un percorso di accompagnamento dei detenuti all'
esterno delle carceri. Non bisogna aspettare che il detenuto
esca per interessarsi a lui, tutto deve nascere gia' dentro le
strutture di pena. L'impegno preso e' quello di utilizzare un
milione di euro stanziati dal comune e aggiungerli al milione e
mezzo di finanziamenti attivati dal ministero dopo l'indulto per
costruire un percorso concreto a sostegno delle imprese che
assumono ex detenuto e degli stessi ex detenuti per consentire
loro di fare imprese''.
(ANSA).
YJ1-CAV/CIP
24-APR-07 13:40 NNNN
GOVERNO: MIGLIORE, BENE CDM SU IMMIGRATI E ECO-REATI
(ANSA) - ROMA, 24 APR - ''Festeggero' piu' contento il 25
aprile e il 1 maggio: il passo deciso dal Consiglio dei
Ministri, che avvia l'iter legislativo per abolire la Bossi-Fini
e l'approvazione del ddl sugli eco-reati, e' la migliore notizia
che potessimo ascoltare da questo governo'': lo afferma Gennaro
Migliore, presidente dei deputati di Rifondazione
Comunista-Sinistra Europea.
''Oggi ho visitato la sezione femminile del carcere di
Rebibbia: quasi il 70 per cento delle detenute e' migrante e
spiega Migliore - detenuta in virtu' di una legge drammatica
come la Bossi-Fini. Ora e' necessario tradurre in legge, il piu'
presto possibile, il disegno di legge Amato-Ferrero. E' un
importante passo avanti nella civilta' giuridica e politica del
nostro paese''.(ANSA).
COM-PAE
24-APR-07 13:46 NNNN
CARCERI: ANTIGONE E PRC A REBIBBIA FEMMINILE, CONFERMA PRECARIETA' STRUTTURA =
Roma, 24 apr. (Adnkronos) - L'associazione 'Antigone' e i
capigruppo di Rifondazione comunista di Camera e Senato Gennaro
Migliore e Giovanni Russo Spena visitando oggi il carcere di Rebibbia
femminile hanno trovato la conferma della cronicita' delle precarie
condizioni della struttura. In particolare andra' approfondita la
situazione in cui si trovano donne con i figli al seguito. Questi i
principali punti segnalati dalla delegazione che questa mattina ha
visitato il carcere romano. Tra di loro c'erano anche la coordinatrice
di 'Antigone' Susanna Marietti, l'assessore al Bilancio del Lazio
Luigi Nieri e l'assessore comunale alle Politiche delle periferie
Dante Pomponi.
Tra i politici presenti anche la deputata Maria Luisa Boccia che
ha sottolineato come il tema della condizione delle donne detenute con
i figli al seguito e' stato tra i piu' segnalati dall delegazione
politico-istituzionale. Si e' poi ricordato che a Roma c'e' una cella
con 5 donne madri e 6 bambini, una situazione che secondo la
delegazione appare contraria a quella che indica la Costituzione.
(Mrg/Col/Adnkronos)
24-APR-07 14:37
NNNN
Omniroma-REBIBBIA, PRC: BENE INDULTO, MA GRAVI CONDIZIONI MAMME DETENUTE
(OMNIROMA) Roma, 24 apr - "Gli effetti dell'indulto si vedono e,
nonostante siano presenti ancora molti casi di difficile
vivibilità, il sovraffollamento è diminuito e, anzi, se si fosse
avuto più coraggio, la situazione carceraria sarebbe
ulteriormente migliore". Questo, in sintesi, è quello che hanno
dichiarato i componenti di una delegazione di parlamentari e
amministratori locali del Prc e rappresentanti dell'associazione
Antigone che questa mattina ha visitato il carcere circondariale
femminile di Rebibbia per visitare le condizioni delle detenute
nei reparti 41-bis, camerotti, cellulari e asili-nido. "Quella
delle madri detenute è la situazione più difficile - ha detto
Maria Luisa Boccia, senatrice Prc - in particolare quella delle
donne rom e straniere sulle quali la magistratura usa talvolta
la mano pesante. Queste donne, infatti, in carcere spesso per
reati non gravi, potrebbero attendere il giudizio fuori invece
di dover essere rinchiuse". Sono circa 17 le madri rinchiuse con
18 bambini. "Quello che mi ha colpito di più e trovare in
carcere una donna incensurata con un bambino di 8 mesi - ha
detto Luigi Nieri, assessore regionale al Bilancio - questo, a
prescindere dal reato che la donna abbia commesso, lo trovo
assurdo. La Regione Lazio, comunque, si sta impegnando sul
fronte carceri con una legge che affronterà il tema del lavoro e
della sanità per i detenuti". Sulla questione delle madri
detenute, il responsabile-carceri di Prc, Arturo Salerni ha
sottolineato "l'incompatibilità del carcere per i bambini, un
problema grande e niente affatto residuale come affermò
all'epoca della norma il legislatore" mentre, secondo Susanna
Marietti di Antigone, "è necessaria una gestione separata a
livello amministrativo per la detenzione femminile rispetto a
quella maschile: per la minore pericolosità sociale delle
detenute, per il loro numero nettamente inferiore rispetto a
quello maschile, meno di 2000 a fronte di 40mila, e per il ruolo
familiare e sociale delle donne. In particolare le straniere
che, spesso senza dimora, non possono neppure ottenere il
permesso per telefonare ai familiari perché la direzione del
carcere richiede un numero fisso a cui chiamare".
Le modifiche al codice penale, in discussione alla commissione
Pisapia voluta dal ministro della Giustizia Mastella, potrebbero
contribuire, in materia di immigrazione e sostanze stupefacenti,
a diminuire il sovraffollamento carcerario. "Deve aumentare
l'uso dello strumento delle pene accessorie e il carcere deve
rappresentare soltanto l'ultima istanza - ha aggiunto Giovanni
Russo Spena, capogruppo dei senatori Prc - sempre più, invece,
la detenzione rappresenta il luogo dove rinchiudere i problemi
sociali". "Servono percorsi di reinserimento nella società per i
detenuti", secondo Gennaro Migliore, capogruppo Prc alla Camera
e l'assessore comunale al Lavoro, dante Pomponi fa sapere che
"l'amministrazione ha stanziato un milione di euro per le
imprese che assumono detenuti e per chi, tra i detenuti stessi,
voglia fare impresa. Insieme all'assessore alle politiche
sociali Milano stiamo definendo i luoghi per realizzare
case-famiglia e per la promozione di corsi di formazione al
lavoro già nel periodo di detenzione".
gca
Visita al carcere di Rebibbia femminile, comunicato stampa 23 aprile '07
Martedì 24 aprile la campagna visite Antigone - PRC "Il carcere dopo l'indulto" fa ingresso nel carcere di Rebibbia femminile, dove nei giorni scorsi è morta suicida una giovane tossicodipendente di 32 anni.
La delegazione è composta dai capigruppo del PRC di camera e senato, Gennaro Migliore e Giovanni Russo Spena, dalla senatrice Luisa Boccia, dalla coordinatrice dell’Osservatorio nazionale sulle condizioni di detenzione di Antigone Susanna Marietti, dall'assessore regionale Luigi Nieri, dall'assessore capitolino Dante Pomponi, dal responsabile carceri del PRC Arturo Salerni e da rappresentati dell' Ufficio del Garante dei detenuti del Comune di Roma e dell'associazione Antigone.
"Il suicidio di una giovane tossicodipendente a Rebibbia testimonia ancora una volta il dramma della detenzione in carcere senza prospettive di un futuro. In carcere avvengono suicidi 17 volte di più che nella società libera" denuncia Gennaro Santoro, coordinatore della Campagna.
Il recente suicidio dimostra dunque come il carcere post-indulto abbia bisogno di riforme nonché di non uscire dall'attenzione della gente e delle istituzioni. La Campagna ha finora effettuato 22 visite tra carceri e ospedali psichiatrici giudiziari rilevando dati allarmanti sulle condizioni di vita negli istituti di pena italiani.
Il discorso si aggrava quando si parla di detenzione femminile, da sempre trattata come materia di secondo ordine. "Bisogna intervenire sulla quotidianità detentiva" sostiene Arturo Salerni "con un maggiore protagonismo degli enti locali, perchè il carcere dovrebbe diventare un'occasione per costruirsi un futuro migliore e non una discarica sociale."
La delegazione, al termine della visita, incontrerà la stampa alle ore 11.30 innanzi al carcere femminile di Rebibbia, via Bartolo Longo 92.
Lombardia: visite alle carceri di Como e San Vittore (Milano) - Comunicato stampa, 18 aprile '07
Venerdì 20 aprile il deputato indipendente del PRC Daniele Farina entra in visita al carcere di San Vittore Milano, il consigliere regionale del PRC Luciano Muhlbauer ispeziona la casa circondariale di Como.Le due visite si inseriscono nell’ambito della campangna visite Antigone-PRC ‘Il carcere dopo l’indulto’ che si propone di verificare le condizioni di detenzione post indulto, con particolare attenzione al funzionamento dell'assistenza sanitaria, oggi allo stremo, e alla mancata attuazione del regolamento penitenziario.Entrambi gli istituti di pena si caratterizzano per la fatiscenza delle strutture.A San Vittore la delegazione, composta da Daniele Farina, Avv. Marco Dal Toso e Melissa Turri di Antigone, porrà particolare attenzione alle condizioni di detenzione dei numerosi detenuti stranieri, tossicodipendenti e con disturbi psichici. A Como Muhlbauer, accompagnato da massimo Algarotti e da Antonio Casella di Antigone, cercherà invece di capire perché i ristretti in alta sicurezza sono in una condizione di quasi totale inattività. Le delegazioni, al termine delle visite, incontreranno la stampa alle ore 12.30 innanzi all’istituto di San Vittore Piazza Filangieri, 2.
Visita alla C. R. “San Michele” di Alessandria - Comunicato Stampa, 7 aprile ‘07 Venerdì 6 aprile 2007 l’on. Anna Maria Cardano del partito della Rifondazione Comunista e Giovanni Torrente dell’associazione Antigone hanno visitato la Casa di Reclusione “San Michele” di Alessandria. La visita si inserisce all’interno campangna visite Antigone-PRC ‘Il carcere dopo l’indulto’ che si propone di verificare le condizioni di detenzione post indulto, con particolare attenzione al funzionamento dell'assistenza sanitaria, oggi allo stremo, e alla mancata attuazione del regolamento penitenziario.
Le condizioni detentive all’interno della C. R. di Alessandria sono sicuramente migliorate a seguito dell’approvazione del provvedimento di indulto. Tuttavia, occorre rilevare come, a seguito di lavori di manutenzione che hanno coinvolto alcune parti dell’istituto, sono da qualche mese chiuse alcune sezioni. Ciò determina che, di fatto, i detenuti a regime ordinario sono raggruppati in solo due sezioni con la conseguenza che, anche in tempi di non affollamento, diversi detenuti vivono in coppia in celle ideate per ospitare una sola persona. Infine, occorre sottolineare la situazione dei 4 detenuti sottoposti al regime di elevato indice di vigilanza. All’interno della sezione EIV si percepisce un clima assai più teso rispetto alle altre zone del carcere ed i detenuti sono possono accedere alla gran parte delle attività trattamentali previste all’interno dell’istituto. Pur riconoscendo la gravità dei reati commessi dai soggetti reclusi in tale sezione, è auspicabile nei loro confronti un trattamento penitenziario maggiormente conforme ai principi sanciti dall’art. 27 della Costituzione.
Visita al carcere di Alessandria, comunicato stampa, 5 aprile '07
Venerdì 6 aprile in mattinata, una delegazione composta dalla deputata del PRC Annamaria Cardano e da Gianni Torrente di Antigone visiterà la Casa di Reclusione San Michele di Alessandria; al termine, verso le 12 e 30 terrà una breve conferenza stampa nel piazzale davanti il carcere. Già a dicembre del 2006 dalla sezione E.I.V. della Casa di Reclusione San Michele di Alessandria era uscito un documento ─ sottoscritto da diversi detenuti ─ che stigmatizzava pesantemente le condizioni di vita interne alla sezione. Successivamente, il 6 marzo di quest’anno, dalla sezione E.I.V. giungeva una lettera che denunciava il pestaggio di un detenuto somalo lì rinchiuso. Domenica18 marzo oltre un centinaio di persone sensibili a queste problematiche partecipava a un presidio (con sound system) sotto le mura del carcere, in solidarietà con i detenuti dalla sezione E.I.V. Preoccupati della situazione venutasi a creare, desiderosi di comprendere l’accaduto e di conoscere quali siano le condizioni di vita in questa sezione, venerdì 6 aprile in mattinata, una delegazione composta dalla deputata del PRC Annamaria Cardano e da Gianni Torrente di Antigone visiterà la Casa di Reclusione San Michele di Alessandria; al termine, verso le 12 e 30 terrà una breve conferenza stampa nel piazzale davanti il carcere.
|
La Spezia: visita di Rc; meno detenuti e più privacy in cella, Secolo XIX, 3 aprile 2007Drastica riduzione del numero dei detenuti, nuove celle più moderne e spaziose che garantiscono la privacy e un clima sereno compatibilmente con la struttura carceraria. È questa la situazione che ha trovato ieri nel carcere di Villa Andreino una delegazione di Rifondazione comunista guidata dall’on. Sergio Oliveri e composta dalla senatrice Heidi Giuliani, da Giorgio Barisone, responsabile regionale dei problemi carcerari per Rc, e dall’avvocato Donatella Sica.Una visita non annunciata, che fa seguito a quella di un anno fa. "Rispetto ad allora il numero dei detenuti si è ridotto da oltre 150 agli attuali 50 - spiega Olivieri - e cioè avvenuto per due motivi: da un lato è l’effetto dell’indulto, ma dall’altro è dovuto ai lavori di ristrutturazione ed ampliamento del carcere che sono attualmente in corso per cui i nuovi detenuti vengono dirottati altrove".La delegazione ha potuto visitare alcune delle nuove celle, che ospitano la maggior parte dei detenuti, dove è stato realizzato un piccolo vano separato per doccia e wc. "Auspico che i lavori finiscano in fretta - commenta Olivieri - e che la struttura moderna ed efficiente venga resa funzionante al più presto per spostare l’accento dall’espiazione della pena al recupero dei detenuti". Olivieri sottolinea anche il rapporto positivo che si è istaurato tra la struttura carceraria, diretta da Maria Cristina Bigi, e gli enti locali.