In Sicilia nasce un centro per curare gli immigrati
Nascerà in Sicilia, ad Agrigento, un Centro di medicina della migrazione per l'assistenza a persone senza fissa dimora della popolazione residente, immigrata e nomade. La struttura nascerà ad Agrigento nel nuovo ospedale San Giovanni Di Dio. La relativa intesa è stata firmata nella Presidenza della Regione siciliana, fra il presidente Salvatore Cuffaro e Aldo Morrone Presidente Iismas
PALERMO -
La Sicilia si doterà di un centro di medicina della migrazione per l'assistenza a persone senza fissa dimora della popolazione residente, immigrata e nomade. La struttura nascerà ad Agrigento all'interno del nuovo ospedale San Giovanni Di Dio. L'intesa è stata firmata dal presidente Salvatore Cuffaro e da Aldo Morrone, direttore della struttura complessa di medicina preventiva delle migrazioni dell'ospedale San Gallicano (Irccs) di Roma, che del centro sarà il project manager.
Si tratta della prima struttura pubblica in Sicilia che può offrire prestazioni mediche gratuite ai bisognosi e che rappresenta l'unico punto di riferimento per l'assistenza, cura e ricerca clinica-scientifica-epidemiologica, sociale, antropologica per immigrati, nomadi, senza fissa dimora, individui che non si rivolgono normalmente agli ospedali per timore di essere espulsi dall'Italia o di avere problemi con la giustizia. Oltre a fornire servizi ed assistenza il nuovo centro sarà un vero e proprio osservatorio per lo studio e il monitoraggio delle condizioni di salute di particolari gruppi di persone disagiate, e dei rischi clinici a cui sono soggetti.
"Si tratta di garantire a tutti l'accesso alle cure - ha detto Morrone - E' un segnale importante che sul documento che dà vita al sistema di medicina delle migrazioni, occorra la firma congiunta del ministro e dei presidenti delle tre regioni dove questa esperienza si porta avanti ovvero Lazio, Puglia e Sicilia".
Ha aggiunto Cuffaro: "Condividiamo appieno gli obiettivi di questo progetto. Ci sentiamo umanamente coinvolti proprio perchè la Sicilia è meta di questi viaggi della speranza.
Vogliamo dare un contributo importante di solidarietà e di attenzione nei confronti dei migranti e di chi ha più bisogno". "Abbiamo calcolato le prestazioni che ogni anno vengono erogate dal servizio sanitario regionale nei confronti dei non residenti - ha sottolineato l'assessore regionale alla Sanità, Roberto Lagalla - e sappiamo che valgono circa 30 milioni di euro. Si tratta di un segnale chiaro della grande solidarietà siciliana ma occorre dare ordine anche a questo genere di interventi".
>(ANSA) .