L’agenzia europea Frontex, che gestisce il coordinamento operativo tra gli Stati ai confini esterni dell’Ue, ha lanciato oggi ufficialmente la rete per la sorveglianza dei confini europei, nata per porre un freno all’immigrazione clandestina lungo il Mediterraneo e le coste sud-occidentali dell’Atlantico, grazie ad una piu’ stretta ed efficace cooperazione tra le autorita’ nazionali.
’’La rete - ha detto il vicepresidente Franco Frattini, commissario Ue per la giustizia, la liberta’ e la sicurezza - e’ la prova ulteriore del valore aggiunto europeo nella gestione dei confini marittimi meridionali dell’Europa. La sfida posta dall’immigrazione illegale richiede strumenti innovativi e iniziative politiche coraggiose. Come dimostrato dalla recente tragedia nei pressi di Malta che ha provocato verosimilmente la morte di 50 immigrati, tutti gli sforzi per ridurre le perdite di vite umane in mare sono essenziali e vanno perseguiti’’.
Frattini ha quindi aggiunto che ’’il network aiutera’ gli Stati membri interessati a costruire uno spirito di corpo europeo, sviluppando la fiducia reciproca ed una cultura di scambio regolare delle informazioni, in modo da usare le risorse disponibili con maggiore efficienza e da conseguire positive sinergie ed economie di scala. La rete - ha concluso Frattini - per diventare veramente efficace, potra’ anche prendere in considerazione il diretto coinvolgimento dei paesi terzi interessati’’.
Concepita come una struttura flessibile, la rete e’ stata calibrata, spiega la Commissione, per poter rispondere alle esigenze degli Stati lungo le coste del Mediterraneo e dell’Atlantico sud-occidentale - Cipro, Grecia, Malta, Slovenia, Italia, Francia, Spagna e Portogallo - mettendoli in grado di sviluppare un piano complessivo per condurre specifiche operazioni, inclusa la sorveglianza in aree selezionate di mare.