Le autorità maltesi, che ieri avevano rifiutato di raccogliere i cadaveri di 21 clandestini
hanno mandato una motovedetta per soccorrere gli immigrati
Ancora alla deriva barcone a largo di Malta
Altra imbarcazione avvistata nel siracusano
Tredici extracomunitari sbarcati nella notte nel Ragusano
PALERMO - Dopo ore disperate e di angoscia, si trova ancora alla deriva tra le coste libiche e quelle maltesi il barcone con trenta immigrati che ieri ha lanciato un sos. Le autorità maltesi - che ieri si sono rifiutate di accogliere i
cadaveri di 21 clandestini sostenendo che non si trovavano nelle proprie acque territoriali - solo in mattinata hanno chiesto a un aereo militare italiano Atlantic di dirigersi sulla zona per verificare l'esatta posizione del barcone. Intanto hanno inviato una motovedetta nell'area per soccorrere gli immigrati.
Questa mattina un nuovo avvistamento in Sicilia, dopo lo sbarco nella notte di un'imbarcazione con 13 extracomunitari nel Ragusano, a Marina di Ispica. Oggi un barcone con un numero imprecisato di immigrati è stato avvistato a 40 miglia a sud delle coste siracusane.
Trenta clandestini, tra cui due bambini e una donna, a bordo di un barcone, ieri hanno lanciato l'sos con un telefono satellitare. L'allarme era stato raccolto da un congiunto degli immigrati che si trova nel centro di detenzione maltese di Safi. In base alle coordinate ricostruite attraverso Gps del satellitare, gli extracomunitari si troverebbero a circa 80 miglia a sud di Malta, in acque di sua competenza per quanto riguarda le operazioni di soccorso in mare. Alle pressanti richieste di intervento avanzate dall'Alto commissariato Onu per i rifugiati, le autorità maltesi hanno prima risposto sostenendo che il barcone si troverebbe un miglio al di fuori delle acque di loro competenza, poi hanno inviato una motovedetta.
Proprio ieri La Valletta era stata al centro di una febbrile trattativa diplomatica con Parigi e Tripoli sulla destinazione dei cadaveri di 21 clandestini recuperati dalla nave francese La Motte Picquet nel golfo della Sirte. Alla richiesta di accogliere le vittime, le autorità maltesi avevano eccepito che il naufragio del barcone è avvenuto in acque libiche, sostenendo che solo nel caso di un rifiuto di Tripoli avrebbero autorizzato la fregata francese a fare scalo nell'isola. Il braccio di ferro si era concluso ieri sera con la decisione di Parigi di ordinare alla propria nave militare di fare rotta verso le coste francesi.
Prosegue intanto lo sbarco di clandestini sulle coste siciliane. Nella notte un'imbarcazione di immigrati ha raggiunto Marina di Ispica (Ragusa) dove ha toccato terra arenandosi tra gli scogli. Nella zona sono stati bloccati da carabinieri, Guardia di finanza e Guardia costiera 13 extracomunitari, tutti maschi, che hanno detto di provenire da Costa d'Avorio, Nigeria e Ghana. Viste le dimensioni della loro barca, però, si ritiene che a bordo fossero molti di più e ricerche sono pertanto tuttora in corso.