Naufraga negli Stati Uniti il progetto di legge sull’immigrazione: fortemente voluto dal presidente George W. Bush, frutto di un faticoso compromesso fra democratici e repubblicani, il documento, che prevedeva fra l’altro la regolarizzazione di oltre 12 milioni di immigrati clandestini, è stato ritirato dall’ordine del giorno del Senato. Lo ha annunciato il capogruppo della maggioranza democratica, Harry Reid.
Ad affondare il progetto è stata l’ostruzione dei senatori della destra repubblicana, che ha presentato una serie di emendamenti, contro i quali a nulla sono valsi i tentativi dei promotori di limitare la lunghezza del dibattito. Per Bush, silurato stavolta dalla destra del suo partito e che aveva presentato il testo come la più importante riforma sull’immigrazione negli ultimi 20 anni, si tratta di un nuovo, duro, colpo.