GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO
20 giugno 2007
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) in collaborazione conla Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI)è lieto di invitarLa alla Conferenza
‘L’intolleranza ti isola’
Mercoledì 20 giugno ore 11,00
SIOI - Piazza San Marco, 51 – Roma
indirizzo di saluto
Umberto La Rocca
Presidente della SIOI
introduce
walter irvine
Rappresentante Regionale dell’UNHCR in Italia
intervengono
Giuliano amato
Ministro dell’Interno
vittorino andreoli
Psichiatra
Andrea camilleri
Scrittore
Barbara pollastrini
Ministro per i Diritti e le Pari Opportunità
modera
laura boldrini
Portavoce UNHCR
presentazione della campagna dell’unhcr contro l’intolleranza
La campagna comprende uno spot radiofonico con la partecipazione diAndrea Camilleri, Fiorello e Marco Baldini e uno spot televisivo.
assegnazione del premio 2007
‘’PER MARE’’
Al coraggio di chi salva vite umane
La consegna del premio avverrà alla presenza dell’Ammiraglio Luciano Dassatti,Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto edel Dottor Francesco Maiolini, Direttore Generale di Banca Nuova SpA
Testimonianze di alcuni rifugiati
Il prossimo 20 giugno, come ogni anno, sarà celebrata la Giornata Mondiale del Rifugiato, un’occasione per portare all’attenzione dell’opinione pubblica la drammatica condizione dei rifugiati: milioni di persone in tutto il mondo, costrette ad abbandonare la propria casa, la propria terra, spesso i propri familiari, a causa di guerre, violenze e persecuzioni.
Il tema scelto dall’UNHCR per la Giornata Mondiale del Rifugiato 2007 è l’intolleranza. Quale che sia la ragione più evidente della fuga dei rifugiati (una guerra civile, una persecuzione personale o la cosiddetta pulizia etnica), alla base della loro difficile situazione vi è sempre una forma di intolleranza, sia essa politica, culturale, religiosa o sociale, che non lascia loro scelta. Purtroppo oggi, sull’onda delle preoccupazioni sulla sicurezza, i rifugiati sono spesso vittime di sentimenti ostili che talvolta degenerano in razzismo e xenofobia perfino nelle società più sviluppate. I rifugiati si trovano così ad affrontare, oltre all’intolleranza che li ha costretti alla fuga, una nuova intolleranza nel paese d’asilo che mina la loro integrazione e rende la loro vita ancora più difficile.