Ventiquattro immigrati hanno raggiunto Capo Passero dopo 12 giorni di navigazione
Ai marinai hanno raccontato di aver gettato in mare un bambino, un uomo e una donna
Sicilia, sbarco di clandestini "Tre di noi sono morti di sete"
Al largo di Lampedusa scongiurato il naufragio di un gommone con a bordo 45 migranti
PALERMO - Dopo dodici giorni di navigazione su un vecchio battello, un gruppo di clandestini è approdato questa notte a Portopalo di Capo Passero, in provincia di Siracusa. Sono ventiquattro immigrati di varie nazionalità, somali, eritrei, un nigeriano e un palestinese. Tra loro c'è anche una donna in stato interessante. Ai marinai che li hanno soccorsi hanno raccontato che durante la traversata del Canale di Sicilia hanno gettato in mare tre di loro, un bambino, un uomo e una donna, morti di stenti, senza più né cibo né acqua.
E nella tarda mattinata, l'intervento di una nave della Marina Militare ha scongiurato il naufragio di 45 migranti al largo di Lampedusa a bordo di un gommone che faceva acqua. Durante la notte, altri 12 clandestini sono stati sorpresi dai carabinieri appena sbarcati sulle coste di Pantelleria. La loro imbarcazione è stata trovata sugli scogli a Nicà.
Non accenna a frenare l'ondata di immigrati lungo le coste siciliane. Ieri, una piccola imbarcazione con cinque immigrati era stata soccorsa sotto costa a Lampedusa. Alcune ore prima un natante con ventinove migranti a bordo, tra cui tre donne, era stato intercettato da una motovedetta della Guardia costiera a circa 40 miglia a sud dell'isola. A dare l'allarme alla sala operativa della capitaneria di porto di Palermo era stato un mercantile battente bandiera della Georgia che aveva incrociato gli extracomunitari mentre navigava nel Canale di Sicilia. La notte scorsa, invece, erano giunti quarantotto extracomunitari in tre diversi sbarchi tra la Sicilia orientale e Lampedusa.